Il figlio di Charlize Theron si sente una bambina

Il figlio di Charlize Theron non si sente un maschio, ma una bambina. E a raccontarlo è la stessa attrice che lo lascia libero di scegliere.

Il figlio di Charlize Theron non si sente un maschio. Si sente una bambina. E la mamma lo lascia libero di essere chi si sente di essere. A raccontarlo è la stessa attrice, che ha parlato del figlio Jackson, che oggi ha 7 anni. All’anagrafe è un maschio, ma lui si sente una bambina. E sta crescendo proprio come una bambina. Con il benestare della mamma che vuole solo la sua felicità.

Charlize Theron

L’attrice, produttrice cinematografica e modella sudafricana naturalizzata statunitense ha due figli adottivi: Jackson Theron, 7 anni, e August Theron, 3 anni, adottati come mamma single. La 43enne in questi giorni sta facendo molto parlare di se e della sua famiglia, per la scelta di far crescere i figli liberi di essere chi vogliono essere. E chi si sentono di essere, naturalmente.

L’attrice racconta che Jackson a 3 anni già sapeva di non essere un maschio. E ha cominciato a voler indossare abiti, gonne, a farsi le trecce. E lei non glielo ha mai impedito. “I figli nascono sapendo chi sono, non tocca a me decidere. Il mio lavoro di genitore è quello di celebrarli, di amarli“.

Al Daily Mail l’attrice racconta: “Pensavo fosse un ragazzo fino a quando non mi ha guardato e mi ha detto: “Io non sono un maschio”. Aveva tre anni. Così eccoli: ho due bellissime figlie che, proprio come ogni genitore, voglio proteggere e voglio vedere crescere serene“.

Charlize Theron

E poi continua: “Sono nati sapendo esattamente chi fossero e mentre crescono sta a loro capire chi vogliono essere. Non tocca a me decidere. Il mio lavoro di genitore è quello di celebrarli, di amarli e di assicurarmi che abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per essere ciò che vogliono essere“.

Lei farà tutto quello che è in suo potere affinché i suoi figli possano esercitare il loro diritto a essere chi vogliono essere, proteggendoli fino a quando sarà possibile. Per permettere loro di esprimersi liberamente.