FilmTerapia: come superare il dolore di una separazione

Il cinema come forma di terapia per lenire i dolori e le sofferenze dell'anima

 

Quante volte vi è capitato di vedere un film e pensare che il protagonista stia vivendo esattamente quello che sta succedendo a voi? Quanta empatia può crearsi tra un film e chi lo guarda? Più di quanto pensiate.
Di fatto c’è chi sostiene (io sono tra quelli) che il cinema può essere un’ottima terapia per alleviare pene d’amore e i dolori di varia natura. Manlio Castagna (regista, sceneggiatore nonché vice-direttore del Giffoni Film Festival) qualche anno fa ha pubblicato un libro molto interessante che si chiama Pronto soccorso cinematografico per cuori infranti, dove dimostra come i film possono essere un valido aiuto per lenire le pene d’amore.
Questa rubrica mensile FilmTerapia ha proprio l’obiettivo di suggerirvi i film più azzeccati per il vostro stato d’animo attuale.

La vostra pena: la separazione (e relativa delusione d’amore).

Mi riferisco a voi che avete appena chiuso una relazione importante in cui avete investito tempo ed energie, in cui avete creduto fortemente e che adesso vi sentite perse, deluse e disorientate. Sono ben consapevole che lo stato d’animo di chi lascia e di chi è stato lasciato è molto diverso, ma se si lascia pur essendo ancora innamorati perché l’altro non ci ha dato altre alternative o perché la situazione è arrivata a un punto di non ritorno, vi posso assicurare che la sofferenza è davvero profonda e straziante.

Si è sopraffatti dalla senso di mancanza, dai sensi di colpa (i famosi “avrò fatto bene o me ne pentirò?”), dalla sensazione di non essere più in grado, nonostante l’età e l’esperienza, di riconoscere la persona giusta, dal senso di fallimento (l’ennesimo) che a una certa età è sempre più difficile da mandar giù. Soprattutto dopo i 30 anni si è portati a pensare che ogni storia seria sia la definitiva, tutto ha una sua progettualità e scoprire che molto spesso questi progetti sono solo nella nostra testa è molto triste e mortificante.
Ancora peggio se scopriamo che chi abbiamo difronte in realtà è completamente diverso da quello che credevamo.

Il film perfetto per voi:  L’amore non va in vacanza

L'amore non và in vacanza

La locandina del film

Il film racconta la storia di due donne ferite che non si conoscono e decidono di scambiarsi le rispettive case per le vacanze natalizie e darsi la possibilità di elaborare le proprie sofferenze puntando su un contesto completamente diverso a quello a cui sono abituate.
Il risvolto di questa esperienza si rivela completamente inaspettato, entrambe scopriranno dei lati del proprio carattere che non conoscevano, conoscono altri uomini e decidono di rimettersi in gioco, ritrovando così anche la fiducia nell’amore.

L'amore non và in vacanza

Una scena del film

So che vi suona la tipica storiella americana a lieto fine lontana dalla realtà, in effetti è inverosimile, ma ci sono degli aspetti fondamentali e molto veri che risulteranno molto funzionali alla “terapia”:

In primis i comportamenti delle due donne, tipicamente femminili, sono assolutamente realistici e ben descritti. Poi ci sono le dinamiche delle relazioni uomo-donna che risultano molto vere e attuali e in cui non farete fatica a riconoscervi e in ultimo (ma non di importanza), il cambio radicale di contesto.
Vivere, seppur per un periodo, in un contesto completamente diverso dal proprio permette di ritrovare o scoprire lati di sé stessi che non si conoscevano o erano rimasti sepolti e di vedere la vita con occhi diversi, tutto assume una luce nuova e riacquistare l’entusiasmo verso esperienze nuove diventa molto più naturale.

L'amore non và in vacanza

L’amore non va in vacanza

Indicazioni d’uso:

Adatto a chi ancora crede nell’amore e nel sogno, a chi ha il cuore spezzato o a chi ha bisogno di farsi scaldare da una storia pulita e carica di positività.