Fiordaliso racconta il dramma che ha vissuto
Fiordaliso parla del dolore provato per la perdita del fratello Luciano e poi fa una richiesta forte che riguarda tutti i malati terminali; ecco cosa vorrebbe.
Fiordaliso parla del dolore provato per la perdita del fratello e lo fa a cuore aperto durante il programma di Rai Uno, Storie Italiane. La cantante piacentina ha voluto ricordare Luciano, il suo fratello che ha perso la vita per un tumore che lo ha portato via a 40 anni. Vi invitiamo a guardare l’intervista.
Fiordaliso, 63 anni, è stata ospite del programma di Rai Uno, Storie Italiane. Ha prima parlato della sua vita, dei suoi successi, del fatto di essere single e felice di esserlo e poi, della sua famiglia. Quando, però, è arrivata alla sua famiglia, ha voluto condividere con il pubblico il suo grande dolore per la perdita del fratello Luciano.
Fiordaliso ha parlato del dramma del fratello Luciano, che era il più piccolo dei sei e al quale lei era molto legato. Luciano non si era mai sposato e non aveva mai avuto figli e, purtroppo, a 40 anni ha scoperto di avere un tumore al cervello. Un “brutto male”, come lo chiama Fiordaliso, che lo ha portato via in poco tempo.
Quello che, però, ha fatto più male alla cantante piacentina è stato quello che lei definisce “accanimento terapeutico”.
Alla fine, suo fratello era cieco e non capiva più nulla di quello che gli stava succedendo ed era alimentato con un sondino attraverso un buco nello stomaco.
Fiordaliso ha confessato di aver voluto mettere fine alla sua vita per non vederlo più soffrire così.
“Secondo me gli hanno fatto anche un accanimento terapeutico, era un dolore troppo grande per lui, negli ultimi tempi era cieco, non ci sentiva più, era ridotto ad una larva, quindi fermai un dottore e gli chiesi come fare per farlo andare in cielo, fategli una puntura gli dissi. Perché accanirsi quando la situazione era quella? Io sarei anche andata in galera per mio fratello, non volevo vederlo soffrire”.
Noi non ce la sentiamo di giudicare il pensiero altrui… ognuno ha il diritto di pensarla come vuole su questo argomento perché ognuno di noi vive questo dolore a modo suo.
Un abbraccio a Fiordaliso.