Giffoni 2019: il diario dal terzo giorno
Serialità, sottosopra e grandi storie, la terza giornata dal Giffoni Film Festival
La terza giornata del Giffoni Film Festival è tutta all’insegna della serialità on demand. Netflix e Tim Vision i protagonisti assoluti assieme al film d’animazione Klaus, Charlie Heaton e Natalia Dyer protagonisti della serie culto Stranger Things e i ragazzi di Skam.
Assolata, calorosa e carica di energia come sempre, la terza giornata del Giffoni Film Festival è stata un tripudio di gioia, soprattutto per gli artisti accolti dalla folla di giovani giurati, assoluti protagonisti del festival campano. La giornata è stata ovviamente aperta dal concorso del Festival con tutti i suoi film protagonisti divisi per varie sezioni.
Tra i racconti più commoventi presenti quest’anno al Giffoni Film Festival troviamo My Name Is Sara, la storia di una tredicenne polacca e della sua famiglia sterminata dai nazisti nel settembre del 1942. Diretto da Steven Oritt, il film ha coinvolto i Generator +13 in un viaggio introspettivo e sensibile. “Mi sono ispirata a un’intervista che testimoniava la storia di Sara, non riuscivo a credere ai miei occhi – ha raccontato il regista ai giffoners – Sembrava un film già scritto, che aspettava solo di essere raccontato”. La fuga, il mistero, una finta identità e una vita vissuta a metà fanno da filo conduttore dell’opera.
Sensibilità e profondità sembrano essere le parole chiave per questa terza giornata di Festival, perché si continua con il film Too Far Away: l’incontro tra il piccolo protagonista e un rifugiato siriano in cui la competizione e l’ostilità si mescolano al desiderio di ritrovarsi più simili che mai.
Applausi e apprezzamenti anche per Goldie, che ha coinvolto i Generator +16 con una storia profonda e drammatica. “Che magia guardare questo film insieme a voi – ha commentato subito il regista Sam de Jong – Attraverso le vostre domande precise e dettagliate, sono riuscito a scoprire il film guardandolo da un altro punto di vista. Tutte queste culture che interagiscono è una forte dimostrazione di libertà”. Un incontro speciale quello con #Giffoni2019 che in questa edizione celebra l’aria, tema particolarmente caro al regista e alla sua opera.
La giornata, per quanto riguarda le anteprime, è continuata con il magico incontro con Sergio Pablos che accompagna il debutto di Netflix nel mondo dell’animazione con Klaus, un lungometraggio d’animazione che ha stregato il pubblico Giffoni 2019 con scene inedite durante le due anteprime dedicate alla giuria. Grazie al regista Pablos, già co-creatore di Cattivissimo me, dopo 4-5 anni di lungo lavoro, questo progetto interamente realizzato a Madrid (Spagna) sta per arrivare in tutto il mondo grazie alla famosa piattaforma streaming.
Il film racconta le vicende di Jesper, un giovane postino che viene mandato in un paesino scandinavo ad aprire un ufficio postale. L’impresa sembra impossibile in un luogo sperduto in mezzo ai boschi in cui nessuno scrive o legge più. Quando il ragazzo incrocia un misterioso – e un po’ inquietante – giocattolaio di nome Klaus, elabora un piano per incrementare il numero dilettere e salvare quindi il suo lavoro.
E tra le grandi anteprime nazionali troviamo anche l’attesissimo Tolkien, pellicola diretta dal regista Dome Karukoski e basata sugli anni giovanili e meno conosciuti della vita dello scrittore e filologo britannico J. R. R. Tolkien, celebre e stimato autore de Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e Il Silmarillion, da Oxford alla prima guerra mondiale all’amore con Edith Bratt. Nel ruolo di Tolkien troviamo Nicholas Hoult, mentre in quello dell’amata Edith la dolcissima Lily Collins.
Dopo le proiezioni, incontri ed anteprime, è giunto il momento di occuparci degli ospiti della terza giornata. Dopo Woody Harrelson a scaldare il blu carpet del Giffoni Film Festival, sono arrivati direttamente dal sottosopra Charlie Heaton e Natalia Dyer, ovvero i Jonathan e Nancy della celebre serie Stranger Things di Netflix. L’accoglienza di Sala Truffaut lascia ‘sottosopra’ Natalia Dyer e Charlie Heaton: una platea ‘stellata’ dalle torce dei cellulari e 800 ragazzi che cantano “The NeverEnding Story” lasciano letteralmente a bocca aperta i due attori di STRANGER THINGS, la serie cult Netflix. Premiati con l’EXPERIENCE AWARD, ringraziano i jurors: “You’re amazing! Siete fantastici. Speriamo davvero di tornare presto al Giffoni“.
Crossover interessante quello della terza giornata, perché non solo Netflix e Stranger Things ma nella cittadella sono arrivati anche altri grandi protagonisti del panorama della serialità per teen, ovvero i ragazzi di SKAM, serie dal successo mondiale prodotta e distribuiti da/su Tim Vision.
I fan della serie, remake tratta dall’omonima norvegese, sono in attesa di una quarta stagione, già in fase di scrittura: “La vorrei incentrare sul personaggio di Sana – spiega Ludovico Bessegato, regista e showrunner di SKAM – e per farlo ho speso una settimana a casa di una famiglia musulmana, partecipando a matrimoni e anche al ritiro dei giovani credenti”. “L’eco del nostro remake ha fatto il giro del mondo – conferma Ludovico Di Martino – e ci capita di ricevere messaggi dai posti più diversi, dalla Cina al Sud America”. Moltissime, poi, le testimonianze di ragazzi che hanno confidato agli attori i loro problemi. “A me una fan – spiega Federico Cesari – ha persino regalato il diario in cui ogni giorno ha raccolto i suoi pensieri”.