Grave lutto in RAI: è scomparso uno dei pilastri della televisione italiana, presente anche al Festival di Sanremo

Vito Molinari, leggendario regista della televisione italiana, è morto a 95 anni. Ha diretto importanti programmi come Canzonissima e il Festival di Sanremo, lasciando un'impronta indelebile nel settore.

Il 18 febbraio 2025 segna la scomparsa di Vito Molinari, un gigante della televisione italiana, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama televisivo nazionale. All’età di 95 anni, Molinari è deceduto all’ospedale di Lavagna, dove era ricoverato da alcuni giorni. La sua carriera, costellata di successi e innovazioni, ha contribuito a plasmare il volto della televisione in Italia, rendendolo un punto di riferimento per generazioni di spettatori.

Vito Molinari è nato a Sestri Levante e ha trascorso gran parte della sua vita professionale tra Milano e Chiavari. La sua carriera è iniziata negli anni ’50, quando ha diretto importanti programmi televisivi, tra cui l’edizione del 1962 di Canzonissima e il Festival della canzone di Sanremo. Le sue opere hanno abbracciato vari generi, dai varietà ai programmi di intrattenimento, e ha curato centinaia di trasmissioni, diventando una figura centrale nel panorama televisivo italiano.

La vita di Vito Molinari, tra scrittura e regia

Molinari ha rappresentato una colonna portante della televisione italiana, contribuendo a definire il suo sviluppo nel corso degli anni. Negli anni ’80, ha diretto diverse serie televisive di successo, tra cui “Cinquant’anni d’amore” nel 1982 e “Atelier” nel 1986. La sua passione per la scrittura lo ha portato a pubblicare nel 1990, in collaborazione con Mauro Manciotti, “Tutto Govi”, una biografia del comico genovese. Nel 2002, ha dato alle stampe “La mia RAI”, un libro che ripercorre la storia dei programmi da lui realizzati per la televisione pubblica.

Nel 2006, ha curato lo spettacolo teatrale “Umorista sarà lei”, dimostrando così la sua versatilità come artista. Nel 2009, ha realizzato un commento video per la serie di dieci DVD “Carosello – La storia di un mito”, un tributo a uno dei programmi più amati della televisione italiana. La sua ultima apparizione pubblica risale al 28 febbraio 2024, quando è stato ospite di Massimo Giletti a “La tv fa 70”, in occasione dei festeggiamenti per i settant’anni della televisione pubblica, dove ha condiviso la sua esperienza e i suoi ricordi legati alla sua lunga carriera.

Sulla carriera in Rai: “Non pensavo di passare alla storia”

Nel 2024, durante un’intervista con Geppi Cucciari a “Splendida Cornice”, Molinari ha raccontato aneddoti e retroscena della sua lunga carriera in Rai. La conduttrice ha sottolineato il suo ruolo di regista e coautore di spettacoli di ogni genere, dai varietà ai sceneggiati, evidenziando il suo lavoro su centinaia di Caroselli. La risposta di Molinari è stata emblematicamente significativa: ha riflettuto su come molti potrebbero pensare che fosse scomparso, evidenziando la sua appartenenza a un gruppo di pionieri che nel 1954 ha avviato il periodo sperimentale in Rai. “Avevo 23 anni e mi fu assegnato l’incarico di dirigere la prima trasmissione della Rai. Non pensavamo di passare alla storia,” ha dichiarato, rivelando la modestia e la passione che lo hanno sempre contraddistinto.