Gravissimo lutto nel cinema, addio ad un grande personaggio 

Robert Benton, regista e sceneggiatore premio Oscar, è scomparso a 92 anni, lasciando un'eredità unica nel cinema americano con opere che esplorano le fragilità umane e le relazioni familiari

Il mondo del cinema americano piange la perdita di una figura fondamentale, un regista e sceneggiatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia di Hollywood. Con i suoi 92 anni, Robert Benton ha saputo raccontare le fragilità umane attraverso opere che hanno emozionato generazioni. La sua assistente, Marisa Forzano, ha confermato la notizia della sua scomparsa al New York Times. Con tre premi Oscar conquistati, Benton ha attraversato più di cinquant’anni di carriera, influenzando profondamente il panorama cinematografico.

Robert Benton, un talento versatile

Nato a Waxahachie, in Texas, nel 1932, Robert Benton ha avviato la sua carriera in un contesto distante dal set cinematografico: come art director per la rivista Esquire. È qui che ha incontrato David Newman, con il quale ha condiviso le prime esperienze di scrittura per il grande schermo. Nel 1967, i due hanno collaborato alla sceneggiatura di “Gangster Story”, un film diretto da Arthur Penn che ha ricevuto una nomination agli Oscar. Nei successivi anni Sessanta e Settanta, Benton ha preso parte a vari progetti significativi, come “Uomini e cobra” di Joseph L. Mankiewicz, “Ma papà ti manda sola?” di Peter Bogdanovich, “Oh! Calcutta!” di Jacques Levy e “Superman” di Richard Donner. Questi film hanno contribuito a definire l’epoca d’oro del cinema americano, rendendo Benton una figura di riferimento nel settore.

Il debutto alla regia e il successo con Kramer contro Kramer

La vera esplosione del talento di Benton è avvenuta con il suo esordio alla regia nel 1972 con “Cattive compagnie”. Questo film ha segnato l’inizio di una carriera registica di successo, seguito da “L’occhio privato”, un’opera che evocava le atmosfere noir degli anni Quaranta. Tuttavia, il grande successo internazionale è arrivato con “Kramer contro Kramer”, uscito nel 1979. Questo film raccontava in modo intenso il conflitto familiare tra un padre e una madre per l’affidamento del loro figlio. Interpretato da attori del calibro di Dustin Hoffman e Meryl Streep, “Kramer contro Kramer” ha conquistato gli spettatori e la critica, portando a Benton due premi Oscar: uno per la miglior regia e uno per la miglior sceneggiatura non originale.

Il riconoscimento e l’eredità di Robert Benton

Un altro importante traguardo nella carriera di Benton è arrivato nel 1985, quando ha ricevuto l’Oscar per la miglior sceneggiatura con “Le Stagioni del cuore”. Questo film ha ulteriormente dimostrato la sua abilità nel raccontare le dinamiche dei legami umani con uno stile sobrio ma potente. Benton ha dimostrato una straordinaria capacità di muoversi tra generi diversi, senza mai restare intrappolato in un’unica etichetta. Ha diretto film come “Nadine, un amore a prova di proiettile” e “Twilight”, quest’ultimo con un cast d’eccezione composto da Paul Newman e Gene Hackman. La sua opera ha sempre mantenuto una coerenza narrativa, caratterizzata da un’attenzione particolare ai personaggi e da un forte senso etico, che gli hanno garantito il rispetto della critica e l’affetto del pubblico. La sua scomparsa segna un momento di grande tristezza nel mondo del cinema, ma le sue storie continueranno a vivere, parlando all’animo umano con una sincerità rara.