Gravissimo lutto nella musica italiana, il Paese piange un pezzo di storia
Livio Macchia, fondatore dei Camaleonti, è scomparso a 83 anni, lasciando un'eredità musicale indelebile nella storia del pop-rock italiano dopo un commovente ultimo concerto
La scomparsa di una figura iconica del pop-rock italiano segna un momento di grande tristezza per gli amanti della musica leggera. Livio Macchia, che ha contribuito in modo significativo alla scena musicale italiana, è deceduto all’età di 83 anni martedì 29 luglio. La notizia arriva poco dopo una commovente esibizione avvenuta nella sua terra natale, Melendugno, in provincia di Lecce. Nonostante le difficoltà legate alla malattia, Macchia ha scelto di tornare sul palco per celebrare i 60 anni della storica band da lui fondata, i Camaleonti.

Il 29 giugno, nell’ambito del BluFestival di Roca Nuova, Livio Macchia si è esibito con “Livio Macchia e Friends”, un concerto che ora assume il significato di un addio alla musica. Durante l’evento, ha reso omaggio ai membri scomparsi della formazione originale, creando un’atmosfera di emozione e memoria condivisa. Il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, ha espresso il suo cordoglio con un messaggio toccante, sottolineando l’onore di aver organizzato l’ultimo concerto dei Camaleonti insieme a Macchia e al suo amato figlio, e il caloroso affetto dimostrato dai fan presenti.
Musica italiana in lutto: è morto Livio Macchia
Livio Macchia ha cofondato i Camaleonti nel 1964 a Milano, insieme a Paolo De Ceglie e Riki Maiocchi. La band è stata scoperta da Miki Del Prete, un noto collaboratore di Adriano Celentano, e ha rapidamente firmato un contratto con la casa discografica Kansas. Il loro primo album, “The Best Records in the World”, è stato pubblicato nel 1966 e conteneva reinterpretazioni di brani celebri di artisti come Bob Dylan e Beatles. Tuttavia, il vero successo è arrivato nel 1968 con “L’ora dell’amore”, una versione italiana di un pezzo dei Procol Harum, che ha conquistato la vetta delle classifiche. Da quel momento, il gruppo ha continuato a collezionare successi intramontabili come “Io per lei” e “Applausi”, consolidando la propria posizione come icone della scena beat italiana.
Nel 1970, i Camaleonti hanno partecipato al Festival di Sanremo con “Eternità”, diventata una delle loro canzoni più celebri. Negli anni successivi, la band ha continuato a produrre brani di successo, tra cui “Come sei bella”, “Perché ti amo” e “Il campo delle fragole”. Nonostante l’evoluzione del loro stile musicale, il gruppo ha sempre mantenuto intatta l’identità melodica e corale che li ha contraddistinti fin dall’inizio. Il loro ultimo singolo, rilasciato nel marzo del 2024, testimonia la loro continua passione per la musica e il desiderio di raccontare storie attraverso le note.
Il ricordo di un artista amato
Il sindaco di Melendugno ha descritto Livio Macchia non solo come un artista di fama, ma anche come un amico. Ha sottolineato come, nonostante le difficoltà legate alla sua malattia negli ultimi mesi, Macchia abbia continuato a regalare la sua musica e a far cantare il suo pubblico. Le parole del sindaco evidenziano non solo il talento del musicista, ma anche il profondo legame con la comunità che lo ha accolto e amato fino alla fine della sua vita. La sua figura rappresenta una vera e propria stella della musica italiana e internazionale, la cui eredità vivrà attraverso le sue canzoni.
Le parole del sindaco, che parla di un “congedo con gli applausi di chi lo ha amato tanto”, risuonano come un ultimo tributo a un artista che ha saputo rinnovarsi e mantenere viva la propria musica per oltre sei decenni. Livio Macchia non è più tra noi, ma la sua chitarra, le sue melodie e l’eredità dei Camaleonti continueranno a risuonare nelle note che hanno segnato un’epoca della musica italiana.