Hunger

Il volo di Bobby Sands

Michael Fassbender - "Hunger"
Michael Fassbender – "Hunger"

Micidiale. E con un Michael Fassbender clamoroso. Questo il mio primo pensiero martedì, una volta terminata la visione del film.
Se siete un po’ deboli di cuore e stomaco forse non fa per voi; ma se avete amato Shame allora non potete perdervi quello che è stato il film d’esordio di Steve McQueen, scultore e fotografo.
Hunger racconta la storia di Bobby Sands (Michael Fassbender) l’attivista irlandese dell’IRA incarcerato nel 1977 e deceduto in seguito a uno sciopero della fame nel 1981, a soli 27 anni di età.
Un film del 2008, già vincitore di diversi premi, ma che solo quest’anno è stato acquistato dalla BiM production.

Michael Fassbender - "Hunger"
Michael Fassbender – "Hunger"

Io non sono di certo una critica cinematografica, nè tantomeno voglio calarmi nella parte, ma senza ombra di dubbio mi sento di consigliare fortemente la visione di questo film.
Nonostante sia interamente ambientato tra le pareti del carcere di Maze, McQueen riesce a trasmettere in modo molto efficace sia il clima di tensione dell’epoca sia la violenza da parte delle guardie carcerarie, che colpisce lo spettatore nel profondo.
Una fotografia meravigliosa, un’accuratezza nei dettagli clamorosa che culmina in quello che poi è il vero nucleo del film: il deperimento fisico di Bobby; il corpo scarnificato, ridotto all’osso e mostruosamente fragile.

Michael Fassbender - "Hunger"
Michael Fassbender – "Hunger"

In questo Fassbender è stato semplicemente eccezionale. La grande capacità dell’attore nel mostrare tutta la forza interiore di Bobby, il suo crederci fortemente nel lungo densissimo dialogo, 16 minuti circa, con padre Dominic Moran che cerca di convincerlo ad abbandonare questo suicido; e subito dopo in maniera dolorosa, sofferente a tratti scioccante tutta la sua determinazione nel portare avanti la “guerra” che lo ha condotto fino alla morte.

Dal 27 Aprile al cinema.