Il nuovo video di Gianluca Vacchi indigna i social
Pose bollenti e "schiaffi" provocanti in barca, l’ultimo video dell'imprenditore Gianluca Vacchi indigna i social: "Non hai rispetto per le donne".
Anche quest’anno Gianluca Vacchi si sta dando alla pazza gioia ma il suo ultimo video indigna i social.
Sta creando polemiche e scandalo il nuovo video dell’imprenditore Gianluca Vacchi che ha pubblicato qualche giorno fa su Instagram.
Nel video si vede Vacchi ballare in barca sulle note della sua “Mueve”, ad un certo punto si avvicina a delle ragazze.
Le 4 modelle sono a cavalcioni sulla barca e mettono ben in mostra il loro lato B, l’imprenditore si avvicina e inizia a “schiaffeggiarle” sulle natiche a ritmo della musica.
Il video, in poco tempo, ha infiammato i social in particolare Instagram dove l’imprenditore è seguito da più di 13 milioni di utenti. Con 4 milioni di visualizzazioni, il video è finito ovunque ma non ha raccolto solo apprezzamenti.
Molti utenti, italiani e non, hanno criticato Gianluca Vacchi per il modo in cui ha umiliato quelle ragazze: “Così umilia tutte le donne”, ha scritto un utente. Un altro: “Denigrante, poco rispetto per le ragazze”, un utente invece ha attaccato proprio le modelle che si sono fatte “schiaffeggiare” da Vacchi: “ragazze pronte a umiliarsi per denaro”.
Questa polemica siamo certi che durerà un bel po’, fino ad ora il diretto interessato non ha voluto rispondere e si è solo limitato a dire: “Io le rispetto molto, imparate a scherzare se volete rispettare la vita”.
Per chi non lo conoscesse, Gianluca Vacchi è un imprenditore. È nato nel 1967 ed è figlio del fondatore di un’azienda che si occupa di progettazione e produzione di macchine automatiche nel settore dei cosmetici, dei farmaci e alimentare.
Si è laureato in Economia e Commercio ed ha lavorato fino ai 30 anni nell’azienda di famiglia. Poi ha deciso di cambiare completamente la sua vita ed ha creato un brand di gioielli, magliette e altro.
Ora fa l’influencer e gira il mondo in compagnia di donne molto belle e giovani ma continua a possedere ancora il 30% dell’azienda IMA.