Irene Cao: “Io Ti Amo” un nuovo inaspettato capitolo per Elena e Leonardo

La scrittrice italiana famosa in tutto il mondo Irene Cao torna in libreria con Io Ti Amo, il quarto capitolo della trilogia di Elena e Leonardo

Ci sono alcuni libri che ci restano nel cuore, personaggi che si attaccano alla pelle e alle ossa, storie che iniziano a far parte delle nostre giornate e che difficilmente ci lasceranno andare. È esattamente il caso di Elena e Leonardo, i due protagonisti della grande storia d’amore iniziata nel 2013 con Io ti guardo, primo libro che ha dato origine alla trilogia erotica di Irene Cao, tradotta in 14 Paesi del mondo – e in cima alle classifiche internazionali – seguito da Io ti sento e Io ti voglio.

Irene Cao

La storia di Elena e Leonardo è stato un vero viaggio alla scoperta dei sensi. Una gioiosa giostra di emozioni e sensazioni, iniziata con un vero e proprio risveglio sessuale della sua protagonista e che poi ci ha condotto verso l’esplorazione del gusto della cucina italiana, dell’arte e delle bellezze italiane, ritrovate soprattutto in Roma e Venezia, centri nevralgici all’interno dei quali si è svolta questa passionale storia d’amore.

Lo stile di Irene Cao non lascia dubbi: la sua è l’esplorazione dell’animo femminile, delle novità e del riuscire a capire se stesse, i propri bisogni e anche quelli del proprio corpo. Trovare nel sesso una certa sicurezza che pone, la sua protagonista, in una posizione di assoluta indipendenza conducendola, nell’arco narrativo di sviluppo della trilogia, verso una vera e propria trasformazione. Definire erotica la trilogia della Cao è quasi riduttivo, perché tra le parole di questa scrittrice si nasconde un mondo assai più dettagliato e ricolmo di sfumature (quelle vere) riguardanti l’eros, l’amore, la gioia e il dolore, la vita in ogni sua piccola incertezza. È il destino a guidare le sorti di questi due personaggi dove nessuno è mai il sottomesso di uno o dell’altra, tutto si gioca sullo stesso piano di ruoli, ed è fondamentale comprendere questo importante rispetto che trapela dalle pagine di ogni libro di Irene Cao.

Irene Cao

E adesso, quando amaramente pensavamo fosse finita, Irene è tornata a stupirci con un quarto e travolgente capitolo, Io ti amo. Ritornano al discorso di prima, Elena e Leonardo non vogliono proprio abbandonare la mente di questa scrittrice che decide di regalarci – e forse anche un po’ regalarsi – un nuovo capitolo dove tutto sembra già essere scritto; eppure, il fato, come sempre, saprà nuovamente travolgere questi due personaggi che, in tutti questi anni, abbiamo fatto diventare dei nostri compagni d’avventura.

Un nuovo inizio: Io Ti Amo

Io Ti Amo, edito Rizzoli, è il nuovo capitolo della trilogia dei sensi, che potete già acquistare in libreria e negli store online. Questa volta, però, Irene Cao ha deciso di presentare il suo romanzo, raccontarlo, attraverso la sua voce in quello che sarà un tour promozionale all’insegna dei sensi. Proprio per questo motivo la prima tappa sarà il 4 Luglio, a Roma, presso la suggestiva e romantica location Parterre – Farnesina Social Club, dalle ore 19:00. Un’occasione unica se siete amanti della scrittrice e volete conoscerla di persona per addentrarvi ancora di più nel mondo di Elena e Leonardo. Ad accogliervi non solo djset studiato ad hoc per l’evento, ma anche i passaggi più incisivi e segnanti della narrativa di Irene Cao, sussurrati dai fotoquadri installati a cura di AdottaUnRagazzo, l’app di dating che dà pieno potere alle donne, mettendo in risalto le loro esigenze e i loro desideri in pieno spirito “girl power”, rappresentano la cornice ideale dell’incontro dell’autrice con i suoi lettori.

Per chi, invece, non riuscisse a partecipare, per l’occasione abbiamo incontrato Irene Cao, chiacchierando a lungo della sua trilogia, di questo inaspettato ritorno e di cosa, il futuro, ha in serbo per i suoi Elena e Leonardo.

Ciao Irene e grazie mille per averci concesso il tuo tempo. Siamo molto curiose di approfondire la tua storia, quella di una scrittrice di fama internazionale, e dei tuoi personaggi che, per nostra piacevole sorpresa, tornano a essere protagonisti delle nostre librerie. Con “Io Ti Voglio”, eravamo convinte di aver detto ormai addio ad Elena e Leonardo, e invece…

Sai, lo pensavo anch’io, non a caso ho scritto anche altri libri nella pausa dalla trilogia. Però poi, nulla questi personaggi non mi uscivano dalla testa in alcun modo, e neanche dalla pancia. In tutti questi anni, con il dialogo diretto che amo avere con le mie lettrici, continuavano a farmi la stessa domanda: “E poi?“. E poi… è successo! Pensa che una notte li ho anche sognati e l’ho colto un po’ come un sogno profetico. Da lì, precisamente dalla fine dell’estate, ho iniziato davvero a interrogarmi, a chiedermi cosa, in tutto questo tempo, avessero combinato questi due. Da Natale dell’anno scorso ho iniziato a stendere una trama e non mi sono più fermata. E così è nato “Io Ti Amo”.

Regalandoci un bellissimo quarto capitolo con un finale, inaspettato, ma che ci lascia letteralmente sospese nella meraviglia. Quasi come se fosse l’agognato finale di “Io Ti Voglio”.

È il classico finale che quando tu inizi t’aspetti; però non lo sai, perché sono cambiate un po’ di cose. Il libro inizia con una nuova Elena, una donna che ha fatto delle scelte particolari, importanti, e che vediamo in compagnia di un nuovo compagno, Dario. Lei sceglie con coraggio di abbandonarsi nuovamente all’amore. Poi parte un lunghissimo flashback, che ci spiega, ci racconta cosa è successo, perché siamo arrivati fino a quel punto. Un flashback che inizia con la fine di un momento idilliaco nella vita di Elena e Leonardo, e anche del piccolo Michele. Un momento talmente tanto perfetto da essere quasi un sogno, e che poi, infatti, porterà a una serie di eventi non particolarmente piacevoli che metteranno di fronte a delle dure prove, e scelte, Elena. C’erano in questo capitolo alcuni temi che mi premeva affrontare, e che esulavano dalla tematica puramente erotica. Elena è cambiata, ma sono cambiata anch’io con lei. Non abbiamo più a che fare con una donna che viene, in qualche modo, iniziata ai piaceri del sesso, come succedeva nella trilogia. Qui, invece, ci confrontiamo con una coppia che sta insieme da un po’; quindi, la domanda è:

come si fa a tenere accesa la passione? Ce la faranno questi due a stare insieme ancora e a provare le stesse emozioni che provavano insieme all’inizio? Questo lo lascio scoprire a voi!

Spesso nei tuoi romanzi ritorna il “trio”, e questo succede anche per questo quarto capitolo della trilogia di Elena e Leonardo. Sembra quasi che tu voglia sempre mettere le tue protagoniste in bilico, in quella che deve essere una scelta interiore, e non solo. Come mai?

Questo è vero! È come se si ritrovassero di fronte ad un bivio e, come dici tu, capita spesso in tutti i miei libri. Nella trilogia c’era la scelta tra Filippo e Leonardo; qui la scelta è molto più profonda, perché abbiamo avuto una coppia, una storia reale, addirittura un matrimonio. In questo libro si va a confermare un amore importante e gli ostacoli superati, ma in questo libro è un po’ “la scelta di Elena”, la storia di Elena. In “Io Ti Amo” è lei il personaggio principale, a differenza forse degli altri tre romanzi dove la presenza carismatica di Leonardo metteva leggermente in ombra Elena. Volevo far uscire di più lei e la sua voce di donna, di madre anche, e che deve tirar fuori tutto il suo coraggio, anche quello che crede di non avere. Il messaggio fondamentale di questo libro è: gli amori veri, gli amori profondi, non muoiono mai, a patto che si sappia scegliere con coraggio, e le scelte coraggiose implicano una serie di rinunce, ostacoli e incognite.

Irene Cao

Generalmente si dice che i fautori del proprio destino siamo noi e solo noi. In “Io Ti Amo”, però, vediamo come, in fondo, il destino ha una forte natura imprevedibile. Iniziamo con una Elena sicura di una scelta da fare ma che poi…

Cambia tutto, si. Sai, ho sempre legato il personaggio di Leonardo al destino. Anche nei suoi dialoghi ricorrono un po’ delle frasi dove, appunto, fa menzione alla natura del fato, pur non essendo un personaggio fatalista. Io sono un po’ dell’idea che noi costruiamo, anche inconsciamente, il nostro destino. Anche quando non sappiamo in che direzione stiamo andando, però in realtà c’è una voce interiore che ci porta dove veramente vogliamo. Nei libri sembra che Elena e Leonardo siano veramente due anime destinate. Non è un caso se in quarta di copertina compare la frase:

Tu sei mia e io sono tuo. E né io né tu possiamo farci niente.

Non è un discorso di possesso, assolutamente, ma un discorso di appartenenza. Ci apparteniamo e per quanto ci sforziamo di andare in altre direzioni, c’è sempre qualcosa ci riavvicina.

 

Credo che con questa frase si possa riassumere il tuo stile di scrittrice erotica. Nella tua trilogia non abbiamo mai trovato una Elena sottomessa, come ormai è moda fare in molte saghe dedicate all’erotismo. Tu hai creato un personaggio femminile autonomo e indipendente, raccontando l’erotismo con eleganza e valorizzando più le sensazione che l’atto in sé per sé.

La verità è che mi ha sempre interessato poco la sessualità come atto meccanico fine a se stesso. Quando mi ritrovo a scrivere e descrivere scene più sensuali, quello che ho in testa in quel momento è raccontare le sensazioni e non la meccanica. Una cosa che soprattutto mi interessava era non rendere lei sottomessa. Sicuramente nella trilogia ci sono momenti simili, ma a livello psicologico in quanto lei è presissima da Leonardo e dal viaggio sensoriale che sta compiendo, ma da parte di Leonardo non c’è mai la mancanza di rispetto nei confronti di Elena. Questo per me era fondamentale: il rispetto. Negli ultimi anni sta passando molto il messaggio della donna sottomessa nella letteratura erotica, e a me non interessava affatto. Io volevo veramente passasse il concetto di parità, siamo insieme, sullo stesso piano, soprattutto in questo ultimo libro dove si prendono letteralmente per mano.

“Senso” credo che sia la parola chiave per questo percorso che hai iniziato a intraprendere nel 2013. Dalla scoperta del corpo, a quella del gusto, passando per il tatto e vista che ritroviamo non solo nel sesso, ma anche nella cucina, nell’arte, nei luoghi protagonisti delle tue storie. Questo aspetto è venuto strada facendo o era alla base del tuo primo racconto?

Si, sicuramente dall’inizio è venuto naturalmente, probabilmente perché rispecchia il mio modo di vivere e concepire la vita. Sono molto sensibile e questo vuol dire che tutti i cinque sensi – più tutti gli altri che esistono – hanno importanza, danno senso alle mie giornate. Quando inizio a scrivere è come se vivessi nella pancia tutto questo: colori, sapori, odori, sensazioni. Cerco di trasferire poi tutto sulla carta. In questo senso mi piace far parlare non solo i corpi, ma anche le città, come nel caso di Venezia e Roma che non sono città mute ma città che parlano, con colori e odori ben precisi. È bello quando tutto questo arriva e ispira, come nel caso di alcune lettrici, addirittura viaggi, desideri, scoperte.

Per concludere questa piacevole chiacchierata ti chiedo: un quarto capitolo inaspettato ci arriva con “Io Ti Amo”. Ma adesso: arriverà anche un quinto e un sesto?

Si ritorna sempre alla stessa domanda: “E poi?”. E poi, chi lo sà!? Vedremo che cosa succederà anche all’interno di me. Quando finisci un libro ti senti svuotata. La scrittura per me è un atto d’amore e quando arrivo alla fine è un vero e proprio parto. L’ultimo capitolo è stato straziante. Ho pianto moltissimo. Vivo in modo viscerale le mie storie. Adesso, però, non penso tanto al dopo quando all’adesso. Voglio far viaggiare “Io Ti Amo” il più possibile. La presentazione a Roma mi emoziona tantissimo, infatti sono felicissima. E poi chissà… Io spero molto in una produzione televisiva o cinematografica. Il cinema è una mia passione e quando scrivo immagino sempre di avere una macchina da presa tra le mani. Adotto tanto uno stile molto visivo per le mie scene, cerco di immaginarle, vederle e inseguirle e riportarle in quel modo su carta. Pensare la storia di Elena e Leonardo al cinema o in televisione sarebbe il regalo più grande, l’esito perfetto per questo viaggio.