Isabella Ferrari racconta il dramma della sua malattia

Isabella Ferrari racconta il dramma della sua malattia rara.

Isabella Ferrari racconta il dramma della sua malattia rara.

 

 

Per un periodo è completamente scomparsa dai giornali e dalle tv. Quando le chiedevano dove fosse andata per tutto quel tempo, rispondeva:“Mi sono ammalata e sono guarita”, senza voler aggiungere altro. Stiamo parlando di Isabella Ferrari, nota attrice italiana. Dalla malattia ha appreso una lezione importante: godersi ogni giorno e considerarlo importante. Prima stilavo liste di cose da fare, ora se non ho fatto tutto non vado nemmeno a dormire”. Il sito IoDonna l’ha intervistata e lei ha raccontato molte cose, fornendo anche qualche dettaglio -e nascondendone qualcun altro- in più sulla malattia che l’ha costretta a un periodo di pausa.

 

 

“Una mattina mi sono svegliata e non sentivo più le gambe. Da allora è iniziato un lungo percorso di paura e dolore, per cercare una diagnosi. Ma anche di speranza, che non si trattasse di un male mortale. Non lo è, o almeno non più. All’inizio non si capiva cosa avessi”. Isabella però non vuole rivelare il nome: “Non voglio dirlo, altrimenti la gente va sul web a cercarla. Io l’ho fatto e non è servito a nulla, se non a darmi più angoscia. Su Internet le informazioni non sono mai aggiornate”. Poi il periodo più duro, quello della diagnosi: “Ho vissuto la paura attraverso gli occhi dei miei amici, di mio marito e dei miei tre figli. La forza era lì. Sono andata avanti con la mia vita, impegnandomi a esserci a casa, con i figli. Il fare non mi ha fatto pensare.

 

 

Presto la vedremo al cinema nel film “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek, che uscirà a dicembre: “Avrò un ruolo misterioso, non posso dire altro. Quel che è certo è che nei film di Ferzan mi piace sempre esserci”.Poi spiega, dopo la malattia, com’è cambiato il suo approccio alla vita: “Adesso, nonostante i farmaci, vivo una vita normale. Cerco di tenermi impegnata, attiva. Cammino molto più di prima. Sembra una cosa scontata, ma ho capito quanto mi piace camminare dopo un periodo in cui non ho potuto farlo.