Ivan Cottini: il ballerino con la sclerosi multipla che incanta tutti

Ivan Cottini è diventato ormai un esempio per tutti: il ballerino che lotta contro la sclerosi multipla incanta chiunque lo vede danzare

Conosciamo ormai tutti Ivan Cottini: il ballerino che da anni lotta con la sclerosi multipla. Il giovane è stato più volte protagonista del talent show “Amici” regalando forti emozioni. Ieri sera invece si è esibito a “Ballando con le stelle” e, oltre a regalare al pubblico uno spettacolo meraviglioso, ha dato una lezione di vita.

Ivan è marchigiano ha 35 anni e lotta ormai da 8 anni contro la terribile malattia. Tutto è iniziato una mattina quando appena alzato Notaro di non stare bene. Ivan ha raccontato al sua storia a Silvia Toffanin qualche settimana fa:

“Non vedevo da un occhio, avevo difficoltò a stare in piedi e mi ero urinato addosso.”

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Ivan in un primo momento non ha capito cosa stesse realmente accadendo, pensava a una situazione data da qualche sregolatezza giovanile quando poi ha capito però è stato tutto tremendo:

“Ho reagito malissimo. Sono uscito di testa e anche la mia famiglia perché questa è una malattia che risucchia tutte le persone care che ti stanno intorno. Il primo anno ero seguito dallo psicologo e dallo psichiatra perché pensavano potessi fare qualcosa di brutto. Persi tutto, anche la fidanzata con cui stavo da tempo”

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Poi Ivan è tornato e si è innamorato di Valentina. Era una semplice amica, una ragazza tenerissima che andava a trovarlo ogni giorno in ospedale, da lì l’amore. Grazie a lei Ivan ha ripreso a danzare, la danza era una passione già da prima.

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Con la danza tenta di sconfiggere la malattia. Ivan, tornato in pista ha realizzato un altro sogno, è diventato padre di Viola. Per avere Viola, Ivan ha dovuto interrompere i farmaci, ma oggi Viola è colei che lo aiuta a sconfiggere le paure più grandi:

“Lo desideravo tantissimo. Da quando è nata Viola io sono guarito. Ora non ho più paura di addormentarmi e di svegliarmi il giorno dopo. La vera sfida quotidiana non è la sclerosi, è stare dietro a mia figlia. 

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L’opinione pubblica mi ha criticato per la mia decisione di diventare papà, perché molti sostenevano che non avrei potuto crescerla, giocare con lei, portala in giro. 

Posso fare solo attività da seduto, ma senza vergogna posso dire di avere dei momenti di condivisione bellissimi con mia figlia.”