Jovanotti contro le associazioni ambientaliste polemiche per il Jova Beach Tour

Jovanotti sbotta e risponde a tono a tutte le associazioni ambientaliste che fanno polemiche sul suo Jova Beach Tour

Jovanotti si scaglia contro le associazioni ambientaliste che non hanno fatto sconti al cantante italiano in occasione del suo Jova Beach Tour, che lo ha portato a esibirsi sulle spiagge di mezza Italia. Come loro lo hanno criticato, lo stesso fa Lorenzo Cherubini rispondendo a tono.

Il cantante italiano ha risposto alle associazioni ambientaliste italiane in un lungo post su Facebook dove si sfoga dopo le tante critiche ricevute in occasione del Jova Beach Tour: da più parti si sono levate voci contrarie inerenti all’impatto ambientale che questi concerti hannoa vuto su flora e fauna locale delle spiagge italiane toccate dalla sua tournée.

Nel post sui social Jovanotti fa riferimento a Legambiente e all’Ente Nazionale Protezioni Animali, ma anche genericamente al mondo dell’ambientalismo, reo secondo il cantante di essere “più inquinato dello scarico della fogna di Nuova Delhi”. Mentre i suoi concerti sono stati organizzati cercando di ridurre ai minimi termini l’impatto ambientale, anche insieme al WWF.

Jovanotti ha sottolineato che pensava che la collaborazione con il WWF sarebbe bastata come garanzia di rispetto delle aree: “Invece un delirio nei social, una miriade di cazzate sparate a vanvera da chiunque, una corsa al like facile da parte di sigle e siglette che hanno approfittato ogni giorno della visibilità offerta da un nome popolare e da un grande evento per cavalcare l’onda, mettersi in mostra, inventare palle, produrre prove false che nessuno mai verificherà perché la rete è così. Addirittura “Lega ambiente” e “Ente Nazionale Protezione Animali” recentemente sono cascate in una trappola tesa loro dai mitomani che se non fossero pericolosi farebbero anche ridere (sono emerse storie che superano sceneggiature di commedie grottesche)“.

Jovanotti e la moglie hanno donato 23 quintali di cibo a un canile

Dopo il lungo post, alla fine sottolinea che il “JOVA BEACH PARTY non si mette maschere, è tutto alla luce del sole, siamo stati costantemente controllati, monitorati dalle autorità che giustamente verificano ogni singolo dettaglio.

Jova Beach Party parla di comportamenti da adottare con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale a centinaia di migliaia di persone intelligenti, aperte, evolute, e non lo fa via Twitter ma sul posto, e lo fa senza puntare il dito per darsi delle arie, lo fa senza infondere assurdi sensi di colpa a una generazione che deve trovare entusiasmo nell’idea di cambiamento e di progresso e non imbattersi in cupi pseudo amanti della natura buoni solo ad inquinare il web con le loro cazzate e anatemi“.

E poi conclude così: “L’ecologia è una scienza, se si trasforma in terreno di scontro di tifoserie è un danno per tutti, non si tratta di giocare a discutere se la terra è piatta o se l’aglio scaccia i vampiri ma di scienza, comportamenti, tecnologia, obiettivi a breve e lungo termine, politiche locali, nazionali e internazionali, studio, ricerca, ispirazione, competenza, risorse, investimenti, impegno, analisi seria dello stato delle cose, senza panico e con voglia di collaborare.

Ciao a tutti“.