La vita d'inferno delle assistenti personali della star di Hollywood
Zero vita privata, lavoro 24/7 per i capricci assurdi di star dispotiche, stravaganti e incuranti della paga salariale
Lavorare come assistente personale delle star può sembrare una vita da sogno ma non è sempre quel che sembra. Siamo sicuri che le star siano altrettanto sorridenti fuori dai riflettori? Comprensive e ragionevoli anche se non si trova la loro acqua oligominerale preferita o si opacizza la loro nuova manicure con brillanti incorporati?
Il caso di Rebecca White che denunciò Naomi Campbell per aggressione fu davvero eclatante, la star colpì ripetutamente in testa con il telefono la White durante un soggiorno in Costa Azzurra nel 2004. “Non esiste la parola no, non è prevista nel tuo vocabolario” afferma Rebecca White in un’intervista, tant’è che un’assistente personale obbedisce ai capricci delle star anche in situazioni deliranti, come quella di andare a comprare droga per la star ed i suoi amici famosi. Un’altra delle stranezze che Naomi Campbell chiedeva alla White? Arrivare prima negli alberghi dove avrebbe alloggiato la Venere Nera, svuotare il frigobar della suite di ogni alcolico per dare l’impressione che la Campbell non bevesse e riempire la stanza con 25 candele profumate al giglio: 10 in camera da letto, 10 in soggiorno e 5 in bagno ma rigorosamente di marca Diptyque, altrimenti… meglio non trovarsi nei panni di Rebecca White.
Jennifer O’Neill è stata l’assistente personale di Lady Gaga dal 2009 al 2011, anni in cui ha dovuto dormire nel letto con la nuova regina del pop perché non le piaceva dormire in un letto vuoto. Stranezze da star, che hanno reso la vita della O’Neill un lavoro 24/7, come afferma lei stessa: “Non esiste il concetto di straordinario sul lavoro o di avere una vita privata. È come se fossi sposata con queste persone, se di fatto avessi una relazione con loro”. Jennifer O’Neill ha denunciato Lady Gaga per quasi 300 giorni di straordinario non pagato: lo scorso ottobre la star ha proposto un accordo per evitare il processo in tribunale. Tuttavia non sarà l’ultima tappa dell’affaire Gaga-O’Neill perché uscirà un libro scritto dall’assistente, dal presunto titolo Fame Monster, sulla vita dietro le quinte della star.
Jennifer Lopez invece da qualche anno si fa seguire da un’assistente personale addetta alla depilazione: JLo non sopporta la ricrescita dei peli superflui e tra rasoio e ceretta la sua assistente combatte per lei la quotidiana lotta contro l’odiosa peluria. Che dire poi di Madonna, che usava la propria assistente personale Johanna Edholm come “migliore” amica, in servizio 24/7 e costretta a rispondere ad ogni chiamata o email quando lontano dalla star.
Madonna è talmente possessiva da aver creato un circolo di “amiche” e confidenti da cui pretende soccorso immediato, sono le Semtex girls che oltre all’assistente personale Johanna Edholm includono la personal trainer Tracy Anderson e la tata Shavawn Gordon. Johanna Edholm si è poi dimessa da Madonna lamentando di aver dovuto interrompere una relazione a causa del lavoro ininterrotto per la star. Nonostante le difficoltà del lavoro di assistente personale delle star, che in inglese viene definito “baby-sitting” (anche se forse un bambino è meno pretenzioso) c’è molto interesse per questo lavoro e una marea di siti online che danno consigli su come fare domanda. Indispensabile conoscere perfettamente l’inglese ed avere una dose di pazienza infinita ma se volete saperne ancora di più c’è anche la New York Celebrity Association che potrà offrirvi assistenza (e protezione?) dalle star.