Le serie tv riportano sul piccolo schermo il valore didattico perduto da tempo

Quanto abbiamo imparato di storia e non solo dai titoli più famosi?

La tv quando è nata non era solo un mezzo per divertirsi, anzi: all’inizio voleva informare, prima di tutto, e poi per divulgare il sapere. All’inizio in Italia la televisione è stato uno strumento didattico molto importante, per imparare tante cose che, all’indomani della seconda guerra mondiale, non si sapevano perché la maggior parte delle persone non era potuta andare a scuola. Questo aspetto didattico si era un po’ perso tra i tanti show volti a esprimere il nulla: ma adesso qualcosa sta cambiando e la televisione, grazie soprattutto alle serie tv, torna a insegnarci qualcosa!

Lysa Tully e le benzodiazepineLe serie tv sempre di più ci portano in un mondo che non conosciamo e non sono fini solamente al divertimento, all’intrattenimento, ma anche alla divulgazione: Grey’s Anatomy ci ha insegnato tante cose che non sapevamo della medicina, come ER e altri medical drama. Certo, conditi da storie drammatiche, d’amore, d’amicizia, ma la base è quella.

Sempre più spesso, però, in tv arrivano anche serie ispirati a grandi capolavori della letteratura: a gennaio a Cinecittà iniziano le riprese de Il nome della rosa, grande capolavoro di Umberto Eco, mentre si parla anche di una trasposizione televisiva per quello che riguarda il celebre Gattopardo. E anche il Signore degli anelli potrebbe arrivare con una serie sul piccolo schermo, proprio come il fortunato Il trono di spade.

E ancora, le celebri serie tv Gomorra e Romanzo Criminale secondo voi da dove arrivano? Ovviamente da altrettanti romanzi omonimi che ci portano a scoprire un mondo diverso da quello che siamo abituati a vivere ogni giorno. Ed è per questo che amiamo molto i libri, non è vero?

Se ci pensate le serie tv stanno aiutando molto il mondo della letteratura: incuriositi dagli episodi visti sul piccolo schermo, molti finiscono per comprare proprio i libri da cui sono tratti, per capire se i registi sono stati fedeli all’idea avuta dagli scrittori.

La televisione aiuta i libri? In un certo senso sì, non trovate?