Leo Gullotta racconta un retroscena: “Mi tolsero un ruolo perché omosessuale”
Leo Gullotta è uno degli attori più stimati in Italia, ma oggi svela un retroscena molto importante in merito al ruolo di Don Puglisi
Leo Gullotta è uno degli attori più amati e stimati in Italia, da molto tempo ormai ha dichiarato di essere omosessuale. Proprio il suo coming out però ha avuto delle ripercussioni sulla sua carriera. All’attore è stato tolto il ruolo di Don Puglisi.
L’uomo ha rilasciato un’intervista al Fatto Quotidiano in cui ha spiegato cos’è successo in quell’occasione. Il racconto è un triste retroscena di quello che ancora oggi accade in Italia.
Dovevo interpretare Don Puglisi in un progetto importante, stavamo per iniziare a lavorarci quando il regista mi chiamò: pensavo che si trattasse dei soliti ritardi, invece mi disse che il mio nome era saltato. A qualche funzionario della Rai suonò il campanello d’allarme per la propria carriera: ‘Chissà cosa dirà il Vaticano se scegliamo un omosessuale dichiarato per interpretare Padre Puglisi’. Fu uno schiaffo tremendo, ma non mi arresi.
L’emergenza sanitaria ha colpito molti settori e il danno economico è stato intingente. Proprio il mondo del teatro è stato tra i più colpiti e Leo Gullotta è preoccupato anche per le risposte mancate della politica.
L’emergenza sanitaria ha colpito anche il mondo dello spettacolo, in particolar modo il teatro. L’attore si è mostrato molto preoccupato per la situazione, ma soprattutto per le mancate risposte della politica.
Leo Gullotta e il ricordo del coming out
L’attore, qualche mese fa, durante un’ospitata da Pierluigi Diaco a Io e Te, ha parlato del suo matrimonio. L’uomo si è sposato poco più di un anno fa.
I diritti sono conquistati e quindi quando arrivano bisogna approfittarne. Grazie al lavoro di molte persone, oggi è possibile vivere legalmente in questo Paese, che finalmente ha riconosciuto come normali queste unioni.
Quando me lo hanno chiesto, io ho risposto. Un giornalista mi chiese se ero omosessuale e io ho risposto ‘sì, perché? Mi dica’. Tutto qui. Poi ho partecipato ad alcune trasmissioni televisive, ma solo per far arrivare a tantissimi ragazzi nelle province un messaggio.