L’intervista a cuore aperto di Madame: tra bullismo e amori

La giovanissima rapper italiana ha concesso una lunga intervista raccontanto dei suoi amori e del bullismo: le parole di Madame

L’abbiamo conosciuta a Sanremo: giovanissima, talentosa, e bellissima anche nella versione acqua e sapone. Madame con la sua voce ha letteralmente stregato tutti: il palco dell’Ariston si è illuminato e è arrivata finalmente una ventata di aria fresca.

La giovane rapper italiana, una delle poche donne in Italia ad intraprendere questo genere musicale, ha concesso una lunga intervista in cui si è letteralmente messa a nudo e ha raccontato dettagli intimi della sua vita.

Madame ha fatto parlare di sé anche per le sue rivelazioni in merito al suo orientamento sessuale. La cantante si definisce gender fluid, non è mai facile per un giovane arista parlare di queste cose.

La ragazza ha raccontato che dietro a tale consapevolezza di sé c’è anche tanto dolore ed episodi della sua infanzia che oggi ricorda con occhi diversi, come la morte del nonno che commenta così: “Risi, avevo solo cinque anni. Scoprii cosa significava quando a casa della nonna, la sua poltrona era vuota. È stato l’incontro col dolore”.

Madame

Purtroppo, come spesso capita a quell’età, la ragazza ha dovuto fare i conti con il bullismo. Madame ha raccontato di quando i suoi compagni non avevano scrupoli e la maltrattavano:

Mi prendevano in giro. Per i denti, e per il fatto che non mi lavavo. A quattordici anni hai altro a cui pensare. Lavarsi è arrivato in seguito, prima ci sono state tante altre cose bellissime che mi hanno fatto crescere. Una volta sono svenuta, e loro, i miei compagni, mi hanno calpestata. Mi calpestavano per capire se fingessi.

Non sono mancati neanche i primi amori, dall’allenatore di pallavolo alla prof di matematica:

Madame

L’allenatore di pallavolo. Io 14 anni, lui 30. M’innamoro, comincio a lavarmi, una volta ogni due giorni invece che una al mese. Mi trucco per andare a pallavolo. Avevo 14 anni, lui 30. Era il mio allenatore di pallavolo. Gli scrissi: “A diciotto anni potrò darti un bacio?”. Poi, arrivata ai 18, già ero innamorata della professoressa di matematica. Mai avuto problemi maschio femmine, semplicemente le donne etero sono più difficili da raggiungere, e quello era il mio scopo.