Lutto nel mondo dello spettacolo, l’amatissimo artista morto dopo una malattia fulminante
Robert M. Wilson, acclamato regista e artista poliedrico, è morto a 83 anni a New York. La sua eredità artistica include opere teatrali, sculture e il Watermill Center
Oggi, New York piange la scomparsa di uno dei registi più influenti e rispettati della scena contemporanea. Robert M. Wilson, artista poliedrico e figura di spicco nel panorama teatrale e visivo, si è spento all’età di 83 anni. Nato a Waco, Texas, nel 1941, Wilson ha dedicato la sua vita alla creazione di opere che hanno rivoluzionato il modo di concepire il teatro e l’arte in generale.

La triste notizia è stata comunicata attraverso i canali ufficiali social del regista, evidenziando il suo straordinario contributo alla cultura. “Siamo addolorati nell’annunciare la scomparsa di Robert M. Wilson, artista, regista teatrale e d’opera, architetto, scenografo e lighting designer”, si legge nel comunicato. “Robert Wilson è morto serenamente oggi a Water Mill, New York, dopo una breve ma acuta malattia. Pur affrontando la diagnosi con lucidità e determinazione, si è sentito spinto a continuare a lavorare e creare fino alla fine”.
Molteplici saranno le iniziative a lui dedicate, come confermato dal comunicato, il quale sottolinea che le opere di Wilson, tra cui il suo celebre Watermill Center, lasceranno un’eredità duratura. Le commemorazioni si svolgeranno in luoghi significativi per l’artista e verranno annunciate in futuro.
Bob Wilson, artista eclettico e poliedrico: in arrivo eventi in sua memoria
Il ricordo di Wilson è vivido non solo nei suoi lavori, ma anche nei legami che ha costruito con istituzioni artistiche di rilievo. Il Teatro alla Scala di Milano, ad esempio, lo ha descritto come una figura cardine della cultura contemporanea. I due hanno avviato una proficua collaborazione nel 1979, con il balletto Edison, per proseguire con produzioni memorabili come la Salome nel 1987, che ha visto la creatività di Gianni Versace nei costumi. Questo sodalizio artistico è durato decenni, culminando con l’ultimo spettacolo di Wilson alla Scala, intitolato The night before. Objects chairs opera, presentato il 7 aprile scorso.
In totale, Wilson ha curato diverse opere nel corso della sua carriera, valorizzando il teatro come un’arte totale. La Scala ha sottolineato come il suo approccio meticoloso e il desiderio di curare ogni dettaglio abbiano influenzato non solo il mondo teatrale, ma anche altri campi creativi, conferendogli un’impronta unica e inconfondibile. I lavoratori del Teatro si uniscono nel ricordo del maestro, insieme al Sovrintendente Fortunato Ortombina e al Direttore Musicale Riccardo Chailly, a testimonianza di un legame che ha segnato la storia della scena culturale.
Il contributo di Bob Wilson alla scena teatrale e oltre
Wilson è stato un artista che ha saputo reinventare il linguaggio del teatro contemporaneo. Le sue regie, caratterizzate da una forte componente visiva, hanno spesso sfidato le convenzioni tradizionali, portando il pubblico a riflettere su tematiche complesse. Tra le sue opere più celebrate, si segnala la trilogia monteverdiana, che comprende il Ritorno di Ulisse in Patria, l’Orfeo e l’Incoronazione di Poppea, tutti allestiti dal 2011 al 2015. La sua capacità di unire diverse discipline artistiche ha reso le sue creazioni uniche, segnando un’epoca nel panorama culturale.
Nonostante la sua scomparsa, l’eredità di Robert Wilson continuerà a vivere attraverso le sue opere e le commemorazioni che onoreranno la sua vita e il suo lavoro. La sua visione artistica, la sua dedizione e il suo approccio innovativo al teatro rimarranno un faro per le generazioni future di artisti e spettatori, ispirando un continuo dialogo tra le diverse forme d’arte.