Malattie Imbarazzanti, Christian Jessen esclama: “coronavirus come una siesta” e scatena le polemiche
Il medico di Malattie Imbarazzanti, Christian Jessen, esclama riguardo la quarantena italiana: "coronavirus come una siesta" e scatena molte polemiche
Era lo scorso 13 marzo quando Christian Jessen, medico protagonista di Malattie Imbarazzanti, riferendosi agli italiani ha esclamato: “coronavirus come una siesta”. Da qui si sono aperte moltissime polemiche che hanno portato l’uomo a scusarsi dicendo: “ho cercato di sdrammatizzare il panico”.
Il dottore in questione aveva in pratica fatto una battutina di troppo, che, di conseguenza, non è stata molto apprezzata dagli italiani. L’indignazione era arrivata a tal punto da scatenare la reazione di Roberto Burioni, virologo in prima linea in questa pandemia, che risponde per le rime al medico.
https://www.facebook.com/robertoburioniMD/posts/3268826636675830
“Non è il momento delle polemiche, ma quando un cretino insulta gravemente tutto un popolo che sta lottando per la propria vita, con oltre mille persone morte e altrettante in rianimazione, non si può tacere. Non so se questo programma sia in qualche canale italiano: se così fosse dobbiamo pretendere che sia sospeso immediatamente. Infine, ricordiamoci che ci sono cose peggiori che prendere il coronavirus, tipo nascere con un cervello simile a quello di questo idiota. E in questo specifico caso “idiota” non è un insulto, ma una diagnosi gratuita. Vergogna!”
Dopo essersi reso conto della gravità delle sue parole, il dottor Christian Jessen decide di fare un post su Twitter nel quale si scusava per aver offeso un’intera popolazione e di essersi reso conti che la battuta di per sé poteva risultare “un po’ razzista“. Di conseguenza, due giorni dopo l’infelice battuta, arriva anche il messaggio di scuse.
Regarding my comments about the worldwide coronavirus outbreak and its impact on Italy. Statement below and link: https://t.co/wb7ChfrUAH (1/2) pic.twitter.com/aOYuDuWArv
— Dr Christian Jessen (@DoctorChristian) March 17, 2020
“Per quanto riguarda i miei commenti sull’epidemia di coronavirus in tutto il mondo e la situazione dell’Italia: Ho sbagliato, lo ammetto. Ho cercato di sdrammatizzare il panico, tuttavia, col senno di poi riconosco che la mia osservazione era insensibile e devo scusarmi per qualsiasi turbamento io abbia causato. Capisco perché è stato offensivo e spero possiate perdonarmi. Come medico, il mio lavoro è essere onesto e cercare di portare luce nella vita delle persone. Vorrei assicurarvi che i miei pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono colpiti dal virus e a coloro che stanno lavorando duramente per aiutare tutti a superare questo momento difficile. Infine, al momento non sto usando molto i social media, quindi tenete presente che forse non vedrò le vostre risposte. Ripeto che adesso non userò i social media perché sto lottando con la mia salute mentale e Twitter non è sempre il posto migliore dove trovarsi in tali circostanze. Tornerò quando starò meglio”.