Michelangelo Antonioni alle origini del pop

Parigi rende omaggio al grande regista italiano con una retrospettiva speciale

 

Dopo le precedenti tappe di Ferrara e Bruxelles, la retrospettiva dedicata al grande regista italiano Michelangelo Antonioni sbarca alla Cinematheque Francaise di Parigi, con il nuovo titolo “Antonioni alle origini del pop”, per rimanerci fino al 19 luglio.

Michelangelo Antonioni

Michelangelo Antonioni

La mostra, affiancata anche da una rassegna dei suoi film che andrà da Il grido, a L’avventura e L’eclisse, fino a Deserto Rosso e Professione: reporter, è stata allestita ispirandosi alla tecnica di ripresa tipica di Antonioni, che era il piano di sequenza unico.

Come ha affermato il direttore della Cinematheque, Serge Toubiana, “la mostra è un vero proprio viaggio nel  tempo e nello spazio attraverso testimonianze e documenti d’archivio – Antonioni è un regista che ha aperto al cinema nuove prospettive”.

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Michelangelo Antonioni e Monica Vitti

Di fatto la mostra ripercorre l’opera del regista ferrarese nella sua complessità e analizzata sotto differenti punti vista: dai film, alle influenze del neorealismo, agli attori che hanno collaborato con lui (Lucia Bosé, Monica Vitti, David Hemmings, Marcello Mastroianni), ai viaggi negli Stati Uniti, in Africa e Cina, fino al suo legame con l’arte contemporanea e, chiaramente, la pop art.
L’esposizione, che parte dall’archivio personale del regista (film, libri, dischi, fotografie, soggetti e sceneggiature originali, oggetti personali, documenti rari e la sua corrispondenza con i maggiori artisti e intellettuali del tempo), è suddivisa in 10 sezioni dove le vicende raccontate in ordine cronologico della vita di Antonioni si intervallano a tutta una serie di approfondimenti tematici che andavano aldilà del cinema e che diedero vita a espressioni artistiche inedite.

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Manifesto di “Blow-Up”

Quello che ancora oggi colpisce di Antonioni è la sua modernità: film come Zabriskie Point e Blow-up potrebbero essere dei film contemporanei. Forse è stato proprio il suo precorrere i tempi che lo rende uno dei registi più interessanti della storia del cinema internazionale.

Se vi trovate nei prossimi mesi a Parigi, non lasciatevela scappare: per tutte le info relative alla mostra visitate pure la pagina ufficiale della Cinematheque francaise.

 

Credits foto: Movieplayer.it