Michele Bravi svela come ha superato l’incidente: “Mi ha aiutato il mio ex fidanzato”

Michele Bravi è tornato a parlare dell'incidente che gli ha stravolto la vita: è rinato grazie all'aiuto e l'amore dell'ex fidanzato

Una puntata da non perdere quella di Verissimo di domani. Ospite da Silvia Toffanin sarà infatti presente Michele Bravi, il cantante torna finalmente a sorridere dopo il terribile incidente che, due anni fa, gli ha stravolto la vita.

foto Michele Bravi

Era alla guida della sua auto quando, per un errore di distrazione, ha investito e ucciso una donna a bordo del suo scooter. Un dolore immenso per un ragazzo così giovane che si è trovato di fronte una tragedia più grandi di lui.

Rinascere non è stato semplice e come lui stesso ha spiegato ha attraversato un vero e proprio momento di buio. Oggi, però, il cantante è pronto a tornare letteralmente a vivere e, per quanto possibile, ha superato quel terribile episodio.

A fianco a lui c’è stato il suo ex fidanzato. Un punto di riferimento che lo ha aiutato nel momento più buio. Il giovane ha raccontato a Silvia Toffanin cos’era per lui quell’amore così forte:

Michele Bravi

Era il mio ragazzo con cui ho condiviso tanti mesi della mia vita. Nel momento in cui quella storia stava nascendo non ne riconoscevo l’importanza. La mia vita a un certo punto ha subito uno strappo e il buio è arrivato davanti ai miei occhi in maniera violenta: avevo perso contatto con il reale. La sua presenza è stata un motivo per orientarsi. Credo sia la persona più umana che abbia conosciuto, senza la sua umanità tante cose non le avrei capite e risolte.

Ovviamente, Michele Bravi ha deciso di intraprendere anche un lungo percorso di terapia anche perché la storia con il ragazzo è finita. L’aiuto dello psicologo è stato fondamentale:

“In un momento delicato lui se n’è andato dall’altra parte del mondo e mi sono ritrovato ad affrontare da solo quello che per mesi avevo affrontato con lui. Nella canzone ‘La vita breve dei coriandoli’ ho voluto aggiungere una sua nota vocale che mi aveva mandato perché non stavo tenendo conto della promessa che ci eravamo fatti: quella di continuare il percorso di terapia che mi aveva suggerito. Ho capito che l’amavo quando l’ho saputo lasciare andare via”.