Michele Riondino padrino del Festival di Venezia 2018

Ecco tutto quello che già sappiamo sulla prossima edizione.

Michele Riondino sarà il padrino della Mostra del Cinema di Venezia 2018. La notizia è ufficiale e conferma alla “guida” del Festival della Laguna una figura maschile. Dopo tantissime madrine, dall’anno scorso, con il debutto di Alessandro Borghi, il Festival del Cinema di Venezia punta ancora una volta su un attore molto apprezzato del nostro paese. Sarà lui a presentare le serate di apertura e di chiusura della 75esima edizione della kermesse che porta il grande cinema nella città lagunare.

L’attore 39enne inaugurerà la 75esima edizione del Festival del Cinema di Venezia nella serata di mercoledì 29 agosto 2018, nella Sala Grande del Palazzo del Cinema del Lido. E sarà sempre lui a presentare la cerimonia finale di premiazione che si terrà l’8 settembre, quando verranno consegnati i premi ufficiali della mostra del cinema.

Nato a Taranto il 14 marzo del 1979, Michele Riondino è un attore italiano che ha frequentato a Roma l’Accademia Nazionale d’Arte drammatica. La sua carriera inizia a teatro, mentre il debutto sul piccolo schermo è nella serie televisiva Distretto di Polizia, dal 2003 al 2005 per tre stagioni.

Sul piccolo schermo lo abbiamo visto nel 2006 ne La Freccia Nera diretta da Fabrizio Costa, ma è diventato popolare al grande pubblicato per avere interpretato il giovane Montalbano nell’omonima serie tv targata Rai del 2012 e diretta da Gianluca Maria Tavarelli, nella quale interpreta il Commissario di Vigata all’inizio della sua carriera.

Sempre sul piccolo schermo è stato protagonista de La mossa del cavallo – C’era una volta Vigata, un film per la tv del 2018 diretto da Gianluca Maria Tavarelli che si basa ancora una volta su un libro di Andrea Camilleri, il suo primo romanzo storico.

Lo abbiamo visto al cinema nel film Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari nel 2008 e nel 2009 in Dieci inverni con la regia di Valerio Mieli. Gli ultimi due film sono del 2017: Diva! di Francesco Patierno e Falchi di Toni D’Angelo.