MilanOltre 2012, oltre la danza!!
L'Elfo Puccini riapre le porte alla rassegna di teatro-danza Milanoltre: un'occhiata sul meglio del panorama coreutico attuale
L’edizione 2012 di Milanoltre si apre con un’indagine approfondita del panorama coreutico italiano unendo nomi affermati a nuove leve della scena nostrana. La Vetrina Italia è arricchita quest’anno da Vetrina Italia Domani, entrambe sono finanziate da uno speciale contributo di Regione Lombardia.
Le rappresentazioni trovano spazio all’Elfo Puccini, sempre aperto alle proposte artistiche meno convenzionali.
Oltre al focus su Spellbound, si succederanno coreografi del calibro di Simona Bucci, perla del panorama italiano, la Compagnia MK di Michele Di Stefano, formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora e dal 1999 conduce un lavoro di indagine corporea autodidatta, Michele Merola con la sua MM Company, grande sperimentatore, che ha fatto della precarietà umana la propria missione, Giulio d’Anna con un toccante confronto tra generazioni, la DanceHaus, creata da Susanna Beltrami che in un versatile spazio post-industriale, ospita gli spettacoli di Sanpapié con la sua interessante indagine sul tema dell’identità, la Compagnia Teatro Danza Dagipoli, che si concentra sulla sperimentazione tra disabilità e danza.
Le performance della DanceHaus accolgono la nuova creazione di danza e luce del giovane Matteo Bittante, realizzata in collaborazione con lo IED.
Il programma è vastissimo, per farti un’idea visita il sito del Milanoltre 2012, personalmente sono incuriosita da Paradise Lost della DanceHaus curato da Matteo Bittante in collaborazione con IED.
Lo spettacolo sarà in scena questa domenica 7 ottobre in due fasce orarie (alle 19 o alle 21), ti racconto in breve di cosa si tratta, vediamo se ti alletta l’idea.
Paradise Loft è la nuova creazione di Matteo Bittante, danzatore e giovane coreografo, ideata per lo spazio post-industriale di DanceHaus e inserita nella nuova sezione del festival, Vetrina Italia domani.
Frutto ed evoluzione di un progetto con lo IED di Milano, che ha visto fondere, nel giugno 2012, le installazioni di luce dei giovani designer e le coreografie interpretate dai ballerini dell’Accademia DanceHaus: un’esplorazione del rapporto tra luce illuminante e corpo illuminato, rapporto di metamorfosi, significati, espressività in continua trasformazione.
Matteo Bittante crea il tessuto connettivo di Paradise Loft scegliendo una di queste creazioni di luce per elaborarla e ampliarla.
In principio sotto luci industriali c’è un deposito di corpi crudi. Indossano gli “abiti del male” da cui sono stati sedotti. La mente non ha saputo dominare il corpo e non ha resistito alle tentazioni. In questo frenetico divorare, l’anima denutrita sembra non esistere più. La realtà materiale ha preso il soppravvento. Tra questi esseri alcuni vivono la perdita come una condizione naturale, altri scelgono la via del ritorno a piccoli passi verso l’innocenza.
A parer mio Paradise Loft ha tutte le carte in regola per configurarsi come uno degli appuntamenti più cool dell’autunno coreutico, che per un attimo farà sentire newyorkese anche il più puro milanese, o perlomeno, questi sono i presupposti… vedremo!!