Milly Carlucci diffida Mediaset, il programma di Maria De Filippi “Amici Celebrities” è plagio, ma lei smentisce

Milly Carlucci diffida Mediaset? Stando a indiscrezioni per la conduttrice il programma di Maria De Filippi "Amici Celebrities" sarebbe plagio. Lei smentisce

Milly Carlucci diffida Mediaset, secondo la conduttrice di Ballando con le Stelle, il programma di Maria De Filippi, “Amici Celebrities” sarebbe un plagio. Questa la bomba lanciata qualche ora fa da Dagospia, subito dopo la replica di Milly Carlucci “è una bugia”, cosa sta succedendo?

Ballando con le Stelle! Milly Carlucci attraverso il suo legale invia a Mediaset una sonora diffida. Il motivo? Secondo la conduttrice, Amici Celebrities avrebbe copiato il format Ballando con le Stelle. Peccato che la trasmissione di Canale 5 sia la trasposizione con le celebrità del format Amici, creato da Maria De Filippi 19 anni fa”.

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Questa la flash news lanciata da Dagospia, pochi minuti dopo però è arrivata la smentita di Milly Carlucci che con un tweet si distacca da quanto sta succedendo

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“Mi giunge notizia che avrei inviato una diffida a Mediaset. Non esiste nessuna diffida scrive la conduttrice. Ma allora a chi credere?

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A chiedere conferma di quanto stesse accadendo è il sito Fanpage.it che ha chiamato Mediaset per capire da che parte sia la verità, questa la risposta dai vertici

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“Si, è vero abbiamo ricevuto la diffida. Da parte nostra nessuna replica”. La RAI di contrappunto non ne sa niente. Per ora nessuna replica ufficiale né da parte di Mediaset, né da parte di Fascino, la società di produzione di “Amici”

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Cristina Plevani ci tiene a precisare che l’idea di Amici Celebrities è nata 18 anni fa, e la mente di tutto sarebbe proprio Maurizio Costanzo:

L’idea di Costanzo era quella di fare una edizione speciale di Amici con tutti i protagonisti del Grande Fratello 1 e 2 e altri personaggi del mondo dello spettacolo. Il concetto era molto semplice ‘o sai fare qualcosa e lo dimostri o sparisci dalla tv‘. Insomma dovevamo metterci in gioco non solo nel ballo e nel canto, ma anche nella recitazione.

Il messaggio era importante: dimostrare di saper fare qualcosa. Ho firmato un contratto il 10 dicembre 2001, ma alla fine non se n’è fatto più nulla e il progetto è rimasto nel cassetto. Peccato”.