Morto Albert Uderzo, uno dei creatori di Asterix e Obelix

Si è spento in Francia Albert Uderzo, è stato uno dei creatori di Asterix e Obelix insieme a Renè Goscinny. È morto nelle scorse ore a Neuilly-sur-Seine.

Si è spento in Francia Albert Uderzo, è stato uno dei creatori di Asterix e Obelix insieme a Renè Goscinny. È morto nelle scorse ore a Neuilly-sur-Seine, aveva 92 anni.

Insieme allo sceneggiatore René Goscinny, il disegnatore aveva creato i personaggi indimenticabili del villaggio gallo che resiste all’invasione romana. Uderzo aveva 92 anni ed è stato stroncato da un infarto, circa 10 anni fa era riuscito a sconfiggere la leucemia.

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Albert Uderzo era nato nel 1927 ed era figlio di genitori immigrati dall’Italia . Il suo vero nome era Alberto Aleandro Uderzo che poi cambiò per sfuggire al razzismo dei francesi nei confronti degli italiani.

È cresciuto leggendo Topolino e Popeye e a 14 anni, dopo una lunga gavetta, era riuscito a mettere a frutto il suo talento per il disegno. Nel 1977, dopo la morte del suo amico René Goscinny, Urdenzo ha continuato a lavorare. I due si erano incontrati per la prima volta nel 1951, ma iniziano a lavorare insieme qualche tempo dopo nella sede parigina della casa editrice Word Press, dove Goscinny iniziò a scrivere le sue prime storie per Lucky Luke.

La loro prima collaborazione è stata una rubrica di galateo sul femminile Bonnes soirèe. Grazie a questa collaborazione, scoprirono di avere molte cose in comune, in particolare il senso dell’umorismo che li ha permesso di lavorare insieme per la serie Oumpah-Pah (in Italia viene pubblicato su Il Corriere dei Piccoli dal 1967 al 1970), un indiano che ha a che fare con la moderna tecnologia.

Ma il fumetto che li ha resi famosi in tutto il mondo è certamente Asterix. Un successo in assoluto, con 350 milioni di copie vendute e nove film di animazione con quattro veri attori.

La scomparsa di Albert Uderzo lascia un vuoto immenso: ma il suo personaggio vivrà per sempre. La famiglia ha precisato che la sua morte non è correlata al coronavirus: “Era molto stanco da diverse settimane“.