“Non posso permetterlo” Lino Banfi rompe il silenzio su una situazione difficile, scatta la denuncia
Lino Banfi denuncia una truffa online che sfrutta la sua immagine tramite deepfake per pubblicizzare una crema inesistente, avviando azioni legali contro i responsabili di questo inganno.
Nell’era dei social media, la diffusione di contenuti falsi e ingannevoli sta diventando una preoccupazione crescente. Recentemente, la situazione è stata portata all’attenzione del pubblico dall’attore Lino Banfi, noto volto del cinema e della televisione italiana. Attraverso un video condiviso sulla sua pagina Facebook, Banfi ha rivelato di essere stato oggetto di una truffa che sfrutta la sua immagine, utilizzando tecnologie avanzate di intelligenza artificiale. Questa truffa si basa sulla creazione di contenuti falsi che imitano la sua voce e il suo volto, al fine di promuovere un prodotto inesistente, una crema contro i dolori.

Il noto attore pugliese ha esordito nel suo video esprimendo il suo disappunto: “Ragazzi, un appello serio questa volta, sta girando un video sui social con la faccia mia che non è la faccia mia, con la voce mia che non è la voce mia, che pubblicizza una crema, una crema che non esiste, contro i dolori.” Queste parole evidenziano non solo la sua incredulità di fronte a tale fenomeno, ma anche l’importanza di sensibilizzare il pubblico riguardo all’uso improprio delle tecnologie di deepfake, che sono in aumento e possono causare danni significativi a persone e reputazioni.
La denuncia di Lino Banfi e le azioni legali intraprese
Lino Banfi non si è limitato a denunciare pubblicamente la situazione. Ha già contattato il suo avvocato, Giorgio Assumma, per avviare le necessarie procedure legali sia in Italia che all’estero, mirate a rintracciare i colpevoli e a garantirne la punizione. Questo non è un episodio isolato per l’attore, che ha dimostrato in passato di essere sensibile al tema delle frodi. Infatti, ha ricoperto il ruolo di testimonial in una campagna dei Carabinieri contro le truffe rivolte agli anziani. La sua attitudine proattiva denota un impegno civile e sociale, oltre a quello artistico, volto a proteggere i più vulnerabili nella società.
Banfi ha rivolto un appello ai suoi fan, esortandoli a prestare attenzione e a segnalare eventuali contenuti falsi che possano circolare sui social media. La sua richiesta è chiara: “Sono cose pure pericolose a dirsi, quindi mi raccomando, se trovate questa cosa segnalatelo subito e dite che non è vero, è nel vostro interesse e nel mio se mi volete bene.” Questo invito è un richiamo all’attenzione su un tema cruciale: la manipolazione digitale non solo danneggia l’immagine di un individuo, ma può anche rappresentare un rischio concreto per coloro che cadono in queste trappole.
Il messaggio di Lino Banfi sulla propria identità
Lino Banfi, simbolo della commedia italiana e percepito come un “nonno di famiglia” dal pubblico, ha manifestato il suo dispiacere per l’uso distorto della sua immagine. Ha sottolineato: “Non posso permettere che la mia identità personale, umana e professionale, apprezzata da tanti amici come quella di un serio nonno di famiglia, sia volgarizzata per promuovere una pubblicità meschina che tende a strumentalizzare la credulità popolare al fine di perpetrare un futile inganno.” Queste parole mettono in evidenza la necessità di proteggere la propria dignità e il valore della propria immagine in un contesto sempre più segnato dalla disinformazione.
Non è la prima volta che Lino Banfi affronta una situazione difficile. Di recente, ha vissuto un episodio toccante quando ha smarrito il suo cellulare mentre si recava al cimitero per commemorare la moglie, Lucia. Questo evento ha suscitato una mobilitazione nella comunità di piazza Bologna, a Roma, dove l’attore risiede dal 1967. I residenti hanno dimostrato affetto e solidarietà, organizzando ricerche e appelli per aiutarlo a ritrovare il telefono. Questa vicenda è un ulteriore segno dell’affetto e del rispetto che i cittadini nutrono nei confronti di una delle figure più amate dello spettacolo italiano.