“Ora parlo io” Fedez rompe il silenzio sulla rissa con Iovino: la verità del cantante

Fedez rompe il silenzio sulla questione della rissa con Iovino: le sue parole

Lui non era presente e non riesce a capire perché sia stato fatto il suo nome. Dal Salone del Libro di Torino Fedez parla del pestaggio a Milano che avrebbe coinvolto alcuni ultrà del Milan e Cristian Iovino, diventato famoso per l’ormai celebre caffè preso con Ilary Blasi (dovrà anche testimoniare in aula nel processo per il divorzio della presentatrice dall’ex marito Francesco Totti).

Fedez pestaggio milano

Fedez si trovava in questi giorni a Torino, ospite del Salone del Libro. Era qui per parlare di salute mentale. Non è la prima volta che il rapper milanese interviene su un argomento così delicato, considerato in Italia ancora un tabù.

I giornalisti, però, sembravano più interessati alle ultime notizie che lo riguardavano. Secondo la stampa, infatti, il cantante sarebbe coinvolto nell’aggressione ai danni di Cristian Iovino avvenuta ad aprile, sulla quale le forze dell’ordine indagano.

La verità è che se non ci fosse il mio nome di mezzo non ci sarebbero fascicoli che spuntano e non ci sarebbe notizia“. Questa la prima risposta del rapper alle domande dei cronisti, in merito al fatto che il suo nome sarebbe emerso nelle indagini.

Lui nega, ma Fedez sarebbe stato ripreso dalle immagini di una telecamera. Però il rapper sostiene che era sporca per la pioggia e quindi quello che si vede non è assolutamente chiaro e cristallino.

Fedez e Cristian Iovino

Fedez e il pestaggio a Milano: il rapper si difende dalle accuse

Io non c’ero, e quindi? E comunque, quale massacro? Mi dicono che tre giorni dopo questa persona fosse a ballare a Ibiza“. Queste le parole di Fedez in merito al presunto coinvolgimento nel pestaggio ai danni di Cristian Iovino, avvenuto la notte tra il 21 e il 22 aprile davanti alla sua casa a Milano.

Fedez Salone del Libro Torino

Fedez sottolinea che la persona aggredita non ha nemmeno voluto andare in ospedale, nonostante l’ambulanza arrivata sul posto. Non c’è nessun referto medico, perché non necessitava di cure. Quindi esagerato per lui parlare di massacro. “Il reato di lesioni personali deve avere un referto medico di più di 40 giorni. Anche se si fosse fatto male non c’è reato. Non ci sono gli estremi“.