“Per me finisce qua” L’addio del volto storico di uno dei programmi più amati della tv: presa una drastica decisione
Manuel Agnelli annuncia il suo addio a X Factor, criticando le logiche dell'intrattenimento musicale e affermando la sua libertà artistica, lontano da numeri e standardizzazioni
Il noto cantautore ha annunciato ufficialmente la sua uscita dal talent show X Factor, un programma che lo ha visto come giurato per diversi anni. Questo addio ha suscitato grande attenzione, soprattutto in un periodo in cui i palinsesti televisivi subiscono continui cambiamenti. Le sue dichiarazioni, chiare e dirette, non lasciano spazio a dubbi riguardo alla sua decisione.

“Faccio teatro e faccio televisione quando voglio e come voglio – ha dichiarato l’ex giudice – Ogni tanto metto la testolina anche nel cinema. Ho vinto un David di Donatello e un Nastro d’Argento. E poi faccio musica. Ma non dipendo da nessuno di questi ambienti. È questa la mia grande libertà. Ho chiuso un cerchio in questo periodo della mia vita.”
Manuel Agnelli lascia X Factor: il duro attacco alle logiche dell’intrattenimento musicale e televisivo
Manuel Agnelli ha confermato la sua uscita da X Factor durante un incontro stampa, dove ha condiviso riflessioni sul panorama musicale attuale. Il frontman degli Afterhours ha sottolineato quanto la sua visione artistica sia distante dalle attuali logiche dell’intrattenimento. La sua partecipazione al musical Lazarus, in cui interpreta Newton, un personaggio creato da David Bowie, rappresenta non solo un cambiamento di scenografia ma anche una volontà di allontanarsi da ciò che non rispecchia più la sua essenza.
Nonostante non abbia approfondito eventuali attriti con la produzione o con altri membri del cast, Agnelli ha messo in luce la sua concezione della musica e il suo punto di vista sull’evoluzione dell’industria discografica. Ha affermato che “la disgrazia nella quale è caduta la musica italiana negli ultimi vent’anni è per me un grande vantaggio”. Ha criticato il fatto che molti brani trasmessi dai media siano prodotti in serie, definendoli “roba da supermercato vero”, e ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di autenticità e originalità nel settore.
Agnelli ha anche parlato dell’influenza dei numeri e delle classifiche, che spesso risultano come un’unica misura di valore. “Oggi come oggi è molto più gratificante pensare a una creatività slegata dai numeri. I numeri hanno dominato in lungo e in largo il mondo della musica, costituendo forse l’unico modo oggettivo per giudicare le cose. È un obbrobrio, una mistificazione di quello che dovrebbe essere la musica”, ha affermato con toni incisivi.
In questo contesto di omologazione, Agnelli ha avvertito la necessità di un ritorno alle origini, a un modo di fare musica più puro e autentico. Ha affermato di aver ritrovato il piacere di suonare per il semplice gusto di farlo, un aspetto che sembrava essersi perso nel corso degli anni. “Ora che tutto ciò è scomparso io ho riguadagnato tutto l’aspetto ludico che avevo da ragazzo, quando facevo musica in casa e facevo cose che mi eccitassero”, ha commentato, evidenziando la sua intenzione di perseguire un percorso artistico più in linea con la sua urgenza espressiva.