Perché questi giorni sono quelli giusti per rivedere Un’ottima annata

Il film perfetto da vedere con chi ami durante la stagione più bella di sempre

In un momento storico in cui le nostre domenica trascorrono lente nel calore del focolare domestico, è il momento di rispolverare i più bei film della storia del cinema e vederli insieme a chi amiamo. Tra questi ecco Un’ottima annata, un film incredibile da guardare e riguardare.

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Un’ottima annata, la pellicola romantica da guardare adesso

Che l’autunno sia la stagione più romantica per antonomasia è un dato di fatto, ecco perché è questo il momento migliore per guardare il film Un’ottima annata.

Interpretato da Russel Crowe, attore celebre per aver lavorato al film di successo Il Gladiatore, questa pellicola conferma il sodalizio lavorativo tra l’attore australiano e il registra Ridley Scott.

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La trama e il cast del film più romantico di sempre

Un’ottima annata racconta la storia di Max Skinner, un abile banchiere specializzato in transazioni finanziarie con pochi amici e molti rivali, e una vita privata pressoché inesistente.

La morte improvvisa del vecchio zio Henry cambia per sempre la sua vita: Max si trasferisce nelle vigne appartenenti alla famiglia , in Provenza, nei luogo che custodiscono i suoi ricordi più autentici.

È qui che conoscerà l’illeggittima figlia del defunto zio e la locandiera Fanny Chenal. Max tornerà a Londra per dedicarsi ai suoi affari con l’intenzione di cedere l’azienda vinicola.

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Un’ottima annata: alcune curiosità sulla pellicola

Il cast composto da Russell Crowe nei panni di Max Skinner vede la bravissima Marion Cotillard in quelli di Fanny configurandosi d’eccezione. Al loro fianco troviamo anche Abbie Cornish e Albert Finney nei panni dello zio di Max.

Il film, ambientato in Provenza, è stato davvero girato in gran parte nei luoghi magici della Francia. La pellicola conferma il sodalizio tra Ridley Scott e Russel Crowe che insieme hanno girato ben cinque film.

E ancora, noterete una scena in cui Max raccoglie la terra per sfregarsi le mani: si tratta di un chiaro omaggio al film Il Gladiatore. E infine, la sceneggiatura è tratta dal romanzo omonimo di Peter Mayle.