“Potrebbero essere gli ultimi giorni” Bianca Balti torna a parlare del tumore e spiazza tutti, cosa ha raccontato

Bianca Balti racconta la sua lotta contro il cancro ovarico in occasione della campagna “Ovaries. Talk About Them 2025”, promuovendo la consapevolezza e l'importanza della diagnosi precoce.

Bianca Balti ha deciso di rompere il silenzio sulla sua battaglia contro il cancro ovarico, a un anno dalla diagnosi. In occasione della campagna globale “Ovaries. Talk About Them 2025”, la nota top model italiana ha condiviso la sua esperienza in un’intervista emozionante, mostrando la sua vulnerabilità e la forza interiore. Come testimonial ufficiale dell’iniziativa promossa dal brand australiano Camilla and Marc, Balti ha scelto di usare la sua voce per aumentare la consapevolezza riguardo a un tumore che, nonostante i progressi nella medicina, rimane uno dei più insidiosi e difficili da diagnosticare.

La diagnosi di carcinoma ovarico allo stadio tre è arrivata nel settembre del 2024, cambiando drasticamente la vita di Bianca. Questo avvenimento è stato preceduto da una mastectomia preventiva, una scelta intrapresa dopo la scoperta della mutazione genetica BRCA1. L’intervento al seno rappresentava solo il primo passo di un percorso più complesso, poiché era previsto anche un intervento per la rimozione delle ovaie. Tuttavia, la malattia ha fatto la sua comparsa prima che il trattamento potesse essere completato, portando a una situazione di emergenza medica che ha costretto Balti a confrontarsi con la gravità della sua condizione.

La testimonianza di Bianca Balti e il messaggio di speranza

Nel videomessaggio realizzato per la campagna di Camilla and Marc, Bianca Balti ha espresso la sua rinnovata consapevolezza, affermando: “Sono ancora qui, vivendo la vita in modo più profondo e significativo di quanto abbia mai fatto”. La modella ha sottolineato l’importanza della ricerca scientifica e del lavoro svolto per sviluppare un test in grado di rilevare precocemente il tumore ovarico. Secondo lei, un tale progresso rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina, trasformando un “assassino silenzioso” in una malattia che può essere scoperta tempestivamente e curata, permettendo così alle donne di continuare a vivere le loro vite senza il peso della paura.

Durante l’intervista, Bianca ha anche riflettuto su come la malattia abbia profondamente influenzato la sua visione della vita. Ha invitato tutti a rivedere le proprie priorità e a reagire con determinazione alle difficoltà, affermando: “Non ti fai più mettere i piedi in testa”. La sua esperienza le ha insegnato a valorizzare ciò che è veramente importante, rendendola più autentica e proiettata verso il presente. Ha descritto la sensazione di essere spogliata delle apparenze e di vivere con la consapevolezza che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, affermando che non ha intenzione di sprecare il suo tempo cercando di piacere agli altri.

La campagna “Ovaries. Talk About Them” e il suo impatto

La campagna “Ovaries. Talk About Them” è stata ideata dai fratelli Camilla Freeman-Topper e Marc Freeman, fondatori del marchio di moda australiano Camilla and Marc. Questa iniziativa ha preso vita per onorare la memoria della loro madre, Pamela, che è morta a soli 42 anni a causa del cancro ovarico. La loro perdita ha generato un forte impegno per finanziare lo sviluppo del primo test al mondo per la diagnosi precoce del tumore ovarico, basato sull’analisi del DNA. La raccolta fondi avviene anche attraverso il lancio di collezioni a tema, i cui proventi sono interamente destinati alla ricerca.

Tuttavia, la campagna non si limita alla raccolta di fondi; rappresenta un movimento di sensibilizzazione che si propone di dare voce alle donne e di educarle sull’importanza della prevenzione. La partecipazione di Bianca Balti ha conferito un impulso significativo a questa iniziativa, portando il messaggio a un pubblico sempre più vasto e diversificato. Grazie alla sua notorietà, la top model ha contribuito a diffondere consapevolezza su una malattia spesso trascurata, incoraggiando un dialogo aperto e onesto tra donne e professionisti della salute, con l’obiettivo di migliorare la diagnosi e il trattamento del cancro ovarico.