Quanto durano i sintomi della Paralisi di Bell che ha colpito Simona Ventura: tutto quello che devi sapere
Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla condizione che ha colpito Simona Ventura
Aveva destato grande preoccupazione la conduttrice, in occasione della sua partecipazione a Citofonare Rai 2, accanto a Paola Perego. Ha continuato ad apparire in televisione, spiegando quello che stava accadendo e tranquillizzando i telespettatori. Quanto possono durare i sintomi della paralisi di Bell, di cui si parla nelle ultime ore, dopo che Simona Ventura si è presentata sul piccolo schermo con una parte del viso “bloccata”?
La paresi facciale che ha bloccato metà volto di Simona Ventura è un disturbo molto comune, più di quanto si possa immaginare. Questa neuropatia periferica di natura idiopatica è causata da un problema relativo al VII nervo cranico, il nervo facciale.
La sintomatologia è bene evidente. Nel paziente, come ci ha mostrato Simona Ventura in tv, appare una paresi improvvisa e unilaterale del nervo facciale. Impossibile controllare i muscoli della bocca, della palpebra o fare altri movimenti con il volto nella parte colpita.
Simona Ventura ha raccontato di essersi svegliata così, con la parte sinistra del viso completamente bloccata. Lei continua a lavorare e ad apparire in tv: non ci sono danni neurologici, bisogna solo aspettare che passi.
Per chi si chiede quanto può durare e se la conduttrice potrà liberarsi di questa sintomatologia prima del matrimonio con Giovanni Terzi, in programma il prossimo 6 luglio, è la stessa Simona Ventura, colpita da paresi facciale, a tranquillizzare. Ci vuole un po’, ma per l’estate sarà tornata come prima.
I sintomi della paralisi di Bell possono durare anche per alcuni mesi
Nella maggior parte dei casi, la sintomatologia è solo temporanea. Entro due settimane dall’evento si possono notare già i primi miglioramenti, con i muscoli che, lentamente, tornano a poter essere gestiti dal paziente.
Entro tre mesi di solito si recupera la piena mobilità del viso: questo accade nel 75% dei casi. Ci sono pazienti che, per recuperare la completa funzionalità del VII nervo facciale, impiegano anche un anno. Tutto dipende dal danno subito, dall’età e da altri fattori di rischio, come l’ipertensione e il diabete.