Renato Zero: chi è il figlio adottivo

Renato Zero è stato l’ospite speciale della finale di All Together Now 2019 e anche ieri sera con la sua splendida voce ha fatto sognare milioni di italiani. Ma in quanti conosco la vita privata del cantautore? Renato Zero ha infatti anche un figlio adottivo, Roberto Fiacchini Anselmi

Il cantante ha adottato legalmente Roberto Fiacchini Anselmi nel 2003 donagli appunto il suo cognome (ricordiamo infatti che il cognome di Renato è Fiacchini). L’adozione di Roberto fu particolarmente strana.

Il ragazzo è stato adottato infatti all’età di 30 anni, e lavorava come guardia del corpo. Roberto ha poi “regalato” due bellissimi nipotine a Renato Zero e ha partecipato all’Isola dei famosi nel 2010.

Renato Zero è sempre stato una persona estremamente riservata, sono solo due infatti le relazioni note al pubblico: una cn Lucy Morante e un’altra con Enrica Bonaccorti. Ma perché Renato ha adottato un ragazzo già trentenne?

“Ho adottato un figlio perché non volevo restare solo, non l’ho condizionato. Mi aveva colpito il modo in cui si era avvicinato a mia madre, frequentando la mia famiglia: era poetico, tenero e fra loro è nata una grande complicità” spiegò Renato Zero tempo fa

Roberto aveva perso i genitori da piccolo e poi aveva iniziato a lavorare per la famiglia del cantautore. Renato Zero in un’intervista aveva anche dichiarato che la sua tendenza è quella di “prediligere le presone sfortunate” offrendo così allumo un supporto prima morale e infine, con l’adozione, istituzionale.

Roberto Anselmi Fiacchini l’abbiamo visto come sopra accennato nel reality show allora condotto da Simona Ventura “L’isola dei famosi”. La sua avventura fu breve tant’è che fu tra i primi eliminati, al tempo si diceva che il padre adottivo non fosse d’accordo con la sua partecipazione al programma.

Ospite di Domenica In Renato Zero commentò così il carattere non proprio facile di Roberto:

“Che mio figlio abbia questa vocazione al rischio è vero, ma gli voglio bene anche per quello. Quando adotti un figlio devi godere della fortuna di non imporre nulla a tuo figlio, né lui deve imporre nulla a te. C’è un equilibrio perfetto in questa situazione ed è un’esperienza che consiglio a tutti.”