Rocco Siffredi su Moana Pozzi: “Basta voci, ecco la verità”

Rocco Siffredi, intervistato da Spy, ha detto la sua sulle sorti della collega.

Rocco Siffredi, intervistato da Spy, ha detto la sua sulla scomparsa di Moana Pozzi, avvenuta nel settembre del 1994, e soprattutto sulle voci che la vorrebbero viva da qualche parte:

“Non ci sono misteri, né leggende – ha detto il ponordivo – Ho vissuto con lei l’ultima parte della sua vita. Era diventata magrissima, aveva perso più di 20 chili e aveva deciso di starsene in disparte. Era arrivata a vergognarsi di stare in mezzo alla gente. Moana non è scappata: è volata in cielo e questo è sicuro”.

Moana Pozzi

Siffredi, 54 anni, ha anche smentito una diceria sul suo conto: “Dicono che io, in realtà, mi sia operato l’attrezzo e mi sia sottoposto a un trapianto. Questa mi ha fatto abbastanza ridere”.

A proposito, poi, della sua professione e del suo essere diventato celebre anche, magari, da chi non ha mai visto un suo film, Siffredi ha detto: “Probabilmente mi riconoscono il merito di aver mostrato la pornografia come un lavoro vero, che si può svolgere senza droghe e senza ‘cattivi giri’. Io non ho mai seguito brutte strade e, anzi, ho creato una famiglia solida. Dal giorno in cui ho deciso di fare questo mestiere, e parliamo di 34 anni fa, sapevo che la mia scelta avrebbe reso la mia vita complicata. Eppure, sembrerà strano, era quello che sognavo di fare sin da bambino”.

Rocco Siffredi ha due figli: il 19enne Leonardo e il 22enne Lorenzo, avuti dalla moglie Rozsa Tassi (nota in Italia con lo pseudonimo di Rosa Caracciolo), sposata nel 1993. Su di loro, Rocco ha detto: “Non obbligherò mai Leonardo (a seguire la mia strada e addirittura, se potrò, gli consiglierò di fare altro”, mentre Leonardo “mi dà un sacco di consigli: è molto bravo con le telecamere, le macchine fotografiche e tutta la tecnologia digitale. È un ragazzo serio, è fidanzato da anni e potrebbe sposarsi anche domani con la sua donna. Che cosa farà in futuro? Ha studiato Economia e commercio, ma a Budapest, dove viviamo, non ci sono grandi banche che gli consentano di fare quello che vorrebbe”.

Infine, Siffredi ha svelato il motivo per cui ha deciso di vivere in Ungheria: “Mia moglie Rózsa, che è ungherese, non si sentiva a suo agio in Italia e ha sentito la necessità di tornare a casa. E poi qui da noi, per il mio lavoro, non c’erano grandi prospettive: sono i Paesi dell’est il centro per questo settore”.