Sanremo 2020: Achille Lauro vestito più trasgressivo che mai

Achille Lauro sceglie per la finale di Sanremo 2020 un abito trasgressivo e provocatorio

Tutti aspettavano trepidanti l’esibizione di Achille Lauro. Scende la scalinata del Teatro Ariston vestito da Elisabetta I Tudor, la regina per eccellenza, ricordata da tutti come la vergine sovrana del popolo. L’abito è firmato Gucci. “Prendete la vostra vita e fatene uno spettacolo”, questo il motto dell’artista indiscusso.

Achille Lauro

Ma vediamo gli abiti indossati dal cantante le scorse puntate del Festival. Nella prima puntata si è presentato con un mantello di velluto nero che poi ha tolto rimanendo con una tutina trasparente. Si è esibito scalzo. Il tutto sempre firmato Gucci. Ha spiegato poi su instagram che ha voluto interpretare la celebre scena attribuita a Giotto su Francesco Di Assisi.

Achille Lauro Sanremo 2020

È un artista completo che usa per le sue interpretazioni anche il suo corpo. Non si limita a cantare semplicemente una canzone. Ha deciso di osare assumendosi il rischio di non essere capito. Qualcuno ha ritenuto le sue performance fuori luogo, ma la maggior parte del pubblico ha apprezzato.

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Ci son cascato di nuovo

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In seconda serata si presenta sul palco vestito da Ziggy Sturdust, uno dei tanti alter ego di Davide Bowie. Un completo verde smeraldo che in molti hanno definito carnevalesco. Il tutto completato da una parrucca e da un trucco glam rock dell’epoca. Si è esibito in un duetto con la cantante Annalisa.

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Sono stato anche io bambina. “Cinquantenni disgustosi, maschi omofobi. Ho avuto a che fare per anni con ‘sta gente volgare per via dei miei giri. Sono cresciuto con ‘sto schifo. L’aria densa di finto testosterone, il linguaggio tribale costruito, anaffettivo nei confronti del femminile e in generale l’immagine di donna oggetto con cui sono cresciuto. Sono allergico ai modi maschili, ignoranti con cui sono cresciuto. Allora indossare capi di abbigliamento femminili, oltre che il trucco, la confusione di generi è il mio modo di dissentire e ribadire il mio anarchismo, di rifiutare le convenzioni da cui poi si genera discriminazione e violenza. Sono fatto così mi metto quel che voglio e mi piace: la pelliccia, la pochette, gli occhiali glitterati sono da femmina? Allora sono una femmina. Tutto qui? Io voglio essere mortalmente contagiato dalla femminilità, che per me significa delicatezza, eleganza, candore. Ogni tanto qualcuno mi dice: ma che ti è successo? Io rispondo: “_Sono diventato una signorina_”. Lauro

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In quarta serata ha sfoggiato un look simile a quelli usati da Marylin Manson. Ma poi ha spiegato su instagram che rappresentava la Marchesa Luisa Casati, mecenate e amante di D’Annunzio. L’ha scelta in quanto come lei si definisce un amante dell’arte fino al punto di diventare lui stesso un’opera d’arte. Cappello di piume nere e maglia di tulle trasparente.

Possiamo affermare con certezza che è riuscito a stupire tutti fino alla fine. È sicuramente uno dei protagonisti indiscussi di questo festival di Sanremo.