Sesto Quatrini vittima di stalking, si sfoga sui social
"Ho paura, ho tanta paura. Per me e per la mia famiglia. Siamo sconvolti e ci sentiamo soli e abbandonati dall'Italia, paese in cui siamo nati", così si sfoga l'artista. Ecco cosa gli sta succedendo.
Il noto direttore d’orchestra Sesto Quatrini ha deciso di sfogarsi sui social network, raccontando ciò che sta attraversando e ammettendo di avere paura, per se stesso e per la sua famiglia, per colpa di una donna di origine giapponese, ospite qui in Italia, che è diventata la sua stalker. Sesto ha raccontato di come la sua ossessione sia diventata pericolosa. La donna lo segue ovunque va a dirigere la sua orchestra, è stata anche sorpresa dalle forze dell’ordine mentre si aggirava, con delle forbici in mano, vicino a dove lui si trovava con la sua famiglia.
E’ stata poi rimessa in libertà. E’ arrivata a minacciarlo, tanto che il giudice della Procura di Piacenza, ha accusato la donna di stalking, minacce, molestie e persecuzione.
Ma come ha avuto inizio tutto ciò? IL direttore d’orchestra ha raccontato di aver conosciuto Aiko, questo il nome della donna, all’Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti a Martina Franca, Lei era lì come figura sostitutiva di una cantante principale. Una così detta “riserva”.
Per Sesto, è stata una conoscenza come quella con tutti gli altri artisti, con cui piacevolmente si è esibito.
In lei però, deve essere scattato qualcosa, perché da quel momento, ha iniziato a perseguitarlo, attraverso i social e a chiedergli di incontrarsi.
Sesto ha raccontato che utilizzava diversi profili, tutti fake. E’ arrivata a mandargli immagini disgustose, animali uccisi, squartati, come segni di minacce.
L’artista, in fine, ha dichiarato di aver richiesto l’intervento delle autorità e che spera che presto riescano a risolvere la situazione, dopo otto mesi di stalkig, poiché la pazzia della donna, lo preoccupa molto. Sesto ha paura per se stesso e soprattutto per la sua famiglia.
“La signora è stata arrestata dalla polizia di Viterbo nel mio paese di origine, Ronciglione, dove osservava i movimenti della mia famiglia e si armava con delle forbici verosimilmente per colpirci. È stata processata per direttissima e poi liberata”, ha dichiarato Sesto.
“In un paese serio, quale l’Italia non è, la signora sarebbe stata rispedita nel suo paese o quantomeno io e i miei cari saremmo stati protetti con ogni mezzo.
Invece il soggetto in questione oggi si trova a Roma, la mia città natale, libera di girovagare e offendere fino ad arrivare negli ultimi giorni, dapprima a contattare teatri dove dirigo e ho diretto, agenzie di management, orchestre e fondazioni.
“Mi scuso molto con tutti voi, ma sono certo mi aiuterete e comprenderete conoscendomi, che questa situazione ci sta assolutamente sconvolgendo, anche perché ci sentiamo molto soli e abbandonati dal paese nel quale siamo nati e che serviamo con tutto l’amore e la dedizione possibili, rischiando di essere vulnerabili”, ha concluso.