Shakira, mamma ricoverata per una trombosi alla gamba: il ricovero d’urgenza in pronto soccorso
Come sta la donna colpita da una trombosi alla gamba?
Paura per la cantante colombiana Shakira, per la mamma ricoverata d’urgenza in ospedale a causa di una trombosi alla gamba che ha richiesto l’intervento tempestivo dei medici soccorritori. Nidia del Carmen Ripoll Torrado si trova ricoverata in ospedale a Barcellona, per i sintomi della patologia che colpisce le vene, soprattutto degli arti inferiori, quando la circolazione sanguigna si blocca improvvisamente.
Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola, Nidia del Carmen Ripoll Torrado, mamma della cantante Shakira, ha subito un ricovero d’urgenza in ospedale a Barcellona, per un’improvvisa trombosi alla gamba che ha subito destato preoccupazione nei sanitari.
La mamma della cantante colombiana si è infatti sentita male improvvisamente. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi e i sanitari intervenuti hanno richiesto un trasporto d’urgenza al pronto soccorso per le prime cure mediche. La trombosi, per fortuna, è stata riconosciuta in tempo, non arrivando al cervello.
Nidia del Carmen Ripoll Torrado ha avvertito improvvisamente un malore, per un coagulo nelle vene della gamba che, per fortuna, non è partito in direzione del cervello. La donna è fuori pericolo e sta seguendo le cure dei medici, che hanno dato una prognosi favorevole.
La mamma di Shakira al momento si trova ancora ricoverata in ospedale. Ma presto potrà lasciare il letto nel reparto dove è ricoverata, per poter far ritorno nella sua abitazione. Per fortuna si è trattato di un male assolutamente curabile.
Shakira, la mamma ricoverata in ospedale per una trombosi alla gamba
Tanta paura per la famiglia di Shakira, ma per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi. La cantante colombiana è molto legata ai suoi genitori. E in particolare alla sua mamma.
Speriamo che presto possa tornare a casa dai suoi famigliari. Il peggio è passato, per fortuna. La trombosi venosa profonda non è una patologia da non sottovalutare. Un coagulo potrebbe lasciare la sua sede di origine e arrivare, infatti, al cervello, provocando danni maggiori.