Silvia Toffanin risponde a Lea T: “Nessuna discriminazione, nessuna censura”

Dopo le pesanti dichiarazioni di Lea T, Silvia Toffanin ha risposto pubblicamente alle accuse difendendosi dalle accuse di discriminazione

Bufera sulla trasmissione di Silvia Toffanin, Verissimo. A scatenare la discussione mediatica è stata Lea T, la modella transgender ha accusato la trasmissione di aver tagliato e censurato la sua intervista per dare spazio a quella di Giorgia Meloni.

Silvia Toffanin

La messa in onda dell’intervista della leader di Fratelli d’Italia è andata in onda la scorsa settimana, ma sembra che anche quella della modella sarebbe dovuta esser pubblicata nella stessa giornata.

Lea T ha pubblicato uno sfogo sui social riferendosi direttamente al programma. Le parole sono piuttosto pesanti ed è arrivata dritta al punto:

Ho già dedicato troppo tempo al vostro programma. Preferisco continuare il mio percorso senza di voi, sperando con tutto il cuore che la puntata non esca mai, poiché il mio pensiero socio-politico è distante anni luce dal vostro. Silenziare certi gruppi è la prima mossa per continuare seduti in quel vostro trono sporco di sangue! Questo sistema è miserabile come la vostra storia! Verissimo, niente di nuovo.

Silvia Toffanin non ha atteso un giorno e ha risposto direttamente alle accuse di Lea T, spiegando come funziona la messa in onda delle puntate e difendendo l’azienda da accuse di discriminazione:

Lea T

Le interviste che facciamo non vanno mai in onda subito, alcune volte si, alcune volte no, alcune interviste vanno in onda dopo per esigenze degli artisti o perché non sono strettamente legate all’attualità. L’intervista che vedrete ora è stata fatta a Lea T, una modella transessuale, che sabato scorso – dopo aver visto l’intervista all’onorevole Giorgia Meloni – ha pubblicato sui suoi social accuse pesanti nei nostri confronti, come censura e discriminazione

Noi a Verissimo abbiamo sempre dato voce a tutti. Lei ci accusa di censura, ma allo stesso tempo ci chiede di non mandare in onda l’intervista perché abbiamo dato spazio ad una persona che la pensa diversamente da lei. Chi è che discrimina e censura? Le parole ‘censura e discriminazione’ non appartengono a Mediaset, né a Verissimo, né a me.