Ti odio con tutto il cuore: dal 28 agosto in libreria!!

Che succede se ci innamoriamo della persona sbagliata? Quanto sono vicini amore e odio? La parola a Valeria Luzi

Susi è una ragazza di trent’anni e vive a New York. Collezionista di una serie di fallimenti personali e sentimentali, lavora nel famoso ristorante di suo padre “Da Totò”, dove non le viene riconosciuta alcuna professionalità.
Quando il padre si trova costretto a passarle il testimone, per Susi si presenta la grande occasione di dimostrare quanto vale, ma il passaggio potrà realizzarsi solo ad una condizione: essere affiancata dal grande chef amico di famiglia Michael Di Bella, che lei odia dai tempi del liceo. La convivenza forzata porterà a dei risvolti inaspettati.
Una storia attuale, reale e intensa come poche che vi rapirà sin dalle prime pagine. Ne abbiamo parlato con l’autrice.

Ciao Valeria, “Ti odio con tutto il cuore” racconta l’evoluzione inaspettata di un sentimento, quanto sono vicini l’odio e l’amore?
Ciao a tutti e grazie a Bigodino.it per questa intervista. Odio e amore sono sentimenti estremi molto collegati tra di loro e, proprio perché opposti, spesso coincidono, come nel caso di Susi e Mike, i protagonisti del mio libro. C’è una frase famosa che non ho potuto inserire nel testo perché falsamente attribuita a Shakespeare, ma che rende benissimo l’idea: “Amami o odiami, entrambe sono a mio favore. Se mi odi, sarò sempre nella tua mente. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore”.

Innamorarsi sempre di persone sbagliate è una condanna o un problema di recidività?
Secondo me, innamorarsi sempre della persona sbagliata è una condanna che tante persone si autoinfliggono perché, come Susi, condizionati da problemi irrisolti con il passato. Anche a me è capitato di essere recidiva in questo senso e capisco fin troppo bene cosa si provi ad avere timore di incappare sempre in una storia che possa far soffrire, ma non bisogna arrendersi e farsi guidare dalle proprie paure. Di sicuro, si devono affrontare con coraggio i fantasmi del passato e sperare nella vita che riserva sempre grandi sorprese.

Susi, la protagonista del tuo libro, non sa mantenere una relazione, è insicura in amore e nella vita, come se non fosse mai all’altezza delle situazioni. Quanto conta sentirsi amati per essere vincenti nella vita?
L’amore è fondamentale in ogni cosa, sia per la corretta crescita di un bambino, ovviamente, che per il suo ingresso nel mondo degli adulti, dove si è perennemente alla ricerca proprio di quell’affetto incondizionato sperimentato nell’infanzia. Trovarlo o non trovarlo, secondo me, fa la differenza perché l’essere umano dà il suo massimo, anche nel lavoro, quando si sente stabile dal punto di vista affettivo. L’amore è quella marcia in più o ingrediente segreto, visto che nel libro si parla di cucina, per provare ad essere vincenti nella vita. Riuscirci poi è anche questione di talento e di fortuna, ma buttarsi con la sicurezza di avere un grande alleato alle spalle è tutt’altra cosa.

I personaggi della storia sono di origini italiane e hanno tutte le caratteristiche della cultura made in Italy: passione per il cibo e la cucina, senso della famiglia, amore viscerale e passionale. Ti sei ispirata a qualcuno in particolare?
Di sicuro mi sono ispirata alla mia esperienza a New York, dove ho vissuto un anno, studiando e collaborando con un bellissimo ristorante italiano che alla fine è diventato come una famiglia. Nella mia vita ho conosciuto migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo, ma credetemi, noi italiani siamo davvero un popolo unico e raro, oserei dire. Di sicuro i nostri difetti sono ben noti, ma le qualitá che tu hai elencato sono talmente prorompenti da offuscarli. Sebbene il mio libro sia ambientato a New York, i miei personaggi non avrebbero mai potuto avere altra origine, se non quella italiana.

Tu sei reduce di un’esperienza di self-publishing di successo nato sul web, me la racconti?
Il self publishing è un fenomeno che fortunatamente sta prendendo sempre più piede anche nel nostro paese grazie alla rivoluzione informatica degli ultimi anni. Anche nell’editoria tutto si è rovesciato. Prima era l’autore che inviava il manoscritto a varie case editrici implorando attenzione e soprattutto pregando che la propria opera potesse piacere. Ora, invece, sono gli editori che cercano, come nel mio caso, gli autori che piacciono di più al pubblico, posizionandosi in vetta alle classifiche degli ebook store più importanti, come Amazon e iTunes. Quasi sempre si tratta non di scrittori di professione, ma di persone normalissime che svolgono tutt’altro lavoro. La mia storia è leggermente differente perché io ho sempre voluto fare la scrittrice, facendo studi attinenti e riuscendo a pubblicare il mio primo libro nel 2009. Ma se non fosse stato per Libromania, piattaforma di self publishing, di sicuro ora non potreste leggere il mio “Ti odio con tutto il cuore”.

Grazie Valeria… in bocca al lupo!