Tomb Raider: la nostra video intervista ad Alicia Vikander, la nuova Lara Croft

Siamo volate a Londra per intervistare Alicia Vikander, la nuova Lara Croft!

Il premio Oscar Alicia Vikander è la nuova Lara Croft: per diventare l’atletica avventuriera, l’attrice svedese si è sottoposta a una dieta durissima. Dal 15 marzo al cinema.

Tomb Raider

Sguardo intelligente, sorriso enigmatico, carnagione dorata e fisico minuto: Alicia Vikander è una svedese atipica, lontana dallo stereotipo della donna nordica altissima e biondissima, ma, in pochi anni, ha conquistato Hollywood, vincendo un Oscar come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in The Danish Girl e portando all’altare il più desiderato degli scapoli del mondo del cinema, Michael Fassbender.

Appena vinta la statuetta (che ha ritirato vestita e pettinata come Belle in La Bella e la Bestia della Disney, da amare già solo per questo), Vikander si è lanciata a capofitto in un progetto difficile: diventare la nuova Lara Croft. Creata da Toby Gard e diventata un’icona grazie al videogioco Tomb Raider, lanciato nel 1996, l’avventuriera inglese è stata già portata sul grande schermo da Angelina Jolie in due pellicole, Lara Croft: Tomb Raider (2001) e Tomb Raider – La culla della vita (2003).

Un’eredità importante: in molti hanno infatti sostenuto che l’attrice non fosse all’altezza per via delle sue forme poco pronunciate, forse non sapendo che il film, Tomb Raider, nelle sale italiane dal 15 marzo, si ispira al reboot del videogioco, datato 2013, in cui Lara è più giovane e inesperta (e con qualche taglia di reggiseno in meno). Nel film di Roar Uthaug, Vikander si impegna come non mai, donando al personaggio spessore psicologico e fisico, non risparmiandosi mai, accettando di farsi colpire centinaia di volte, di sporcarsi, di sanguinare, dando al film un’impronta estremamente realistica.

Per ottenere la forma fisica adatta a questa Lara così atletica e agile, l’attrice svedese ha seguito il Magnus Method, ideato dal personal trainer Magnus Lygdback: non solo ha dovuto allenarsi in palestra per sette mesi, ma anche mangiare cinque pasti al giorno, soprattutto verdure e proteine, rinunciando quasi totalmente a pasta, pizza e dolci.

Un incubo: come ci ha raccontato a Londra, all’anteprima europea del film.