Una mamma rincontra la figlia morta con la realtà virtuale
Una donna sudcoreana rincontra sua figlia morta nel 2016 grazie alla realtà virtuale
Una donna sudcoreana partecipa ad un’esperienza surreale. Nel 2016 questa donna perde la figlia, che muore a causa di una malattia incurabile a soli sette anni. La donna decide di partecipare ad un documentario televisivo intitolato “I met you” “ti ho incontrato” e proprio li ha la possibilità di rincontrare la figlia morta, in questo mondo tecnologico. Nel video si vede qualcosa che ha dell’incredibile, la donna indossa il classico caschetto virtuale e dei guanti con dei sensori di movimento per le mani.
Con l’accensione della macchina la mamma entra in un mondo parallelo. La riproduzione di un paesaggio di campagna con tanto di prato, alberi, in un’ambiente molto rilassato, creato appositamente per lei, appena la donna si è ambientata fanno entrare in scena la figlia. Fedelmente riprodotta, con i movimenti ripresi da un bambino, studiato per l’occasione, così come nei film.
E li accade l’incontro più inaspettato e toccante del secolo. Jang, questo il nome della mamma della bambina, comincia ad interagire con la figlia. Jang può ascoltare, vedere, correre, giocare e quasi toccare la figlia, fedelmente riprodotta. La storia riproduce momenti indimenticabili, un celo stellato, una torta di compleanno, dove mamma e figlia soffiano sulle candeline, per riprendersi tutti i compleanni persi.
Ovviamente questa giornata è stata vissuta anche dai parenti, che guardano la scena dai monitor. Momenti di pura emozione, dove anche la mamma, perde la cognizione della realtà e vive il momento come se avesse ritrovato davvero la figlia, annullando cosi i confini tra simulazione e realtà.
A separare ancora una volta mamma e figlia, arriva la triste verità, la fine della simulazione.
La storia termina con Nayeon, la bambina, che si addormenta, appare una farfalla a suo fianco, che trasforma la bambina in luce, per volargli intorno e poi sparire. Questi sono purtroppo pro e contro di questa esperienza ai confine della realtà.