Vi ricordate Georgie, il cartone animato degli anni ’80? Ecco il vero finale

La storia di Georgie, dei due fratelli Abel e Arthur e di Lowell ha un finale decisamente diverso da quello visto in TV..e questo potrebbe turbarvi per sempre!

Georgie che corre felice sul prato, nel suo bel mondo che pare fatato. E poi d’incanto non è più bambina, ma si risveglia di già ragazzina.
Se hai letto queste righe cantando, vuol dire che le (dis)avventure della bellissima Georgie hanno accompagnato anche la tua infanzia!

Georgie” arrivò sugli schermi italiani nel 1984 continuando quel filone di cartoni animati-telenovelas  reso famoso da “Candy Candy” e “Lady Oscar” e che appassionava orde di bambine/i e adolescenti. Come non ricordare con gioia la paffutella bambina che, con al posto un bracciale troppo grande per lei, correva ridendo a piedi nudi per l’incontaminata campagna australiana?!

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Ovviamente la serenità sparì molto in fretta per lasciare il posto ai drammi più disparati: la morte del padre (adottivo); la bambina paffutella che crescendo diventa una bellissima ragazza di cui, inevitabilmente, i due fratelli Abel e Arthur si innamorano; la severa matrigna che non l’ha mai accettata come vera figlia e che la incolpa della morte del marito e della distruzione della sua famiglia; l’arrivo del biondissimo principe azzurro Lowell, che più che principe è il figlio viziato e un po’ egoista del Governatore; la rivelazione di essere stata adottata; la fuga verso l’Inghilterra e poi con l’amato Lowell troppo malato per poter sopravvivere in povertà; etc, etc, etc.

Tutti, chi più e chi meno, ci ricordiamo i dettagli (scabrosi e non) della storia, e tutti ci ricordiamo il finale: i tre fratelli che guardano l’orizzonte pronti a tornare nella loro amata Australia, non dopo esser riusciti a liberare Arthur dalla prigionia del malvagio Duca Dangering con l’aiuto del finalmente ritrovato vero padre di Georgie, il Conte Fritz Gerald, e di Maria, figlia dell’aguzzino Dangering, e dopo un ultimo addio al sempre biondo, e ora pure alcolizzato, Lowell incontrato da Georgie nella sua sera di debutto nell’alta società.

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Agro e dolce, come nella più classica telenovela, appunto. Ma questo finale edulcorato è quello deciso per la serie animata, censurata in molte parti e aspetti, ben diverso da quello del fumetto/manga originale.

Come sempre la versione in carta stampata ha temi più forti della trasposizione televisiva, questo perché in Giappone il pubblico dei manga (fumetti) è generalmente più adulto di quello dei cartoni animati.
Quindi è facile capire che se già sullo schermo arrivarono un semi-incesto, baci rubati, tentativi di riscaldare corpi nudi con altri corpi nudi (chi non si ricorda la scena in cui Arthur cerca di salvare dall’ipotermia Georgie?!), rapimenti, prime notti d’amore, cospirazioni per uccidere la Regina, droga, tentativi di suicidio e quant’altro, nel fumetto c’era pure di ben peggio!

Il vero finale di Georgie

Per salvare il povero Arthur, prigioniero sì del Duca Dangering, ma severamente drogato e abusato sessualmente dal figlio maggiore del Duca, Arwin, Abel si sostituisce al fratello sfruttando la loro somiglianza. Arthur però scappando, ancora sotto l’effetto delle droghe somministrategli da Arwin, cade nel Tamigi sotto gli occhi dei suoi soccorritori che lo danno, purtroppo, per morto. Abel, diventato il nuovo Arthur, scopre le torture subite dal fratello durante la prigionia e scagliatosi contro Arwin in una collutazione accidentalmente lo uccide. Per questo viene condannato a morte!

La sera prima dell’esecuzione Georgie, aiutata da Maria, riesce a far visita al fratellastro Abel, e dentro la cella realizza di averlo sempre amato e i due si concedono al loro amore. Georgie rimane incinta. Mentre il Conte Fritz Gerald stava cercando una soluzione per salvare il povero Abel, il Duca Dangering, avendo paura venisse scoperto il suo tentativo di uccidere la Regina, decide di eliminare il ragazzo ancor prima della sentenza e il giovane muore proprio tra le braccia di Georgie.

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Passati diversi anni Georgie riesce finalmente a fare ritorno nella sua amata Australia con suo figlio, Abel Jr, e lì con grande sorpresa trova Arthur, miracolosamente salvato da una nave in quel di Londra e arrivato in Australia. I due si abbracciano vivendo, si intuisce, da lì per sempre felici e contenti.

Un finale un po’ più agro e alla fine forse pure un po’ più dolce, chissà.