Vittorio Cecchi Gori arrestato: 8 anni di carcere

Vittorio Cecchi Gori è stato arrestato: si trova nel carcere di Rebibbia e dovrà scontare 8 anni. Ecco cosa è successo.

Vittorio Cecchi Gori è stato arrestato: si trova nel carcere di Rebibbia e dovrà scontare 8 anni. Ecco cosa è successo.

Nella giornata di ieri Vittorio Cecchi Gori ha ricevuto un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale Della Corte d’Appello di Roma per 8 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione.

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Gli sono stati contestati dei reati finanziari tra cui una bancarotta fraudolenta.

I carabinieri del nucleo investigativo si sono presentati ieri nel Policlinico Gemelli di Roma, dove si trovava ricoverato, per arrestarlo. I militari hanno notificato un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale Della Corte d’Appello di Roma per 8 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione.

All’ex presidente della Fiorentina calcio e produttore cinematografico gli sono stati contestati i reati finanziari tra cui una bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita.

L’imprenditore era tornato a vivere nella sua abitazione ai Parioli dopo il sequestro della casa a Palazzo Borghese dove viveva suo padre Mario che è stato il fondatore dell’impero Cecchi Gori.

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Già nel 2006 era stato condannato dalla Cassazione per il fallimento della Fiorentina poi era finito agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta nell’ambito di accertamenti collegati al fallimento della Fin.Ma.Vi, cassaforte finanziaria della famiglia Cecchi Gori.

Nel 2008 era stato arrestato ed aveva scontato 4 mesi con misure cautelari ma non sono bastate per superare i 5 anni e due mesi che rimangono per saldare il conto con la Legge.

Il suo avvocato, Massimo Biffa, ha cercato di ottenere un rinvio ma è stato inutile.

La sua condanna a 6 anni di reclusione era stata ridotta a 6 mesi per la prescrizione di un reato. Gli altri imputati avevano patteggiato.

Sono il collaboratore di Cecchi Gori, Luigi Barone, che ha scontato una pena di 3 anni e 4 mesi, il presidente del collegio sindacale, Giorgio Ghini, con una condanna di 3 anni e infine Alessandro Mattioli che è stato un componente del collegio sindacale ed ha ricevuto una pena di 3 anni.

Altri due imputati sono morti dopo il primo grado, era rimasta attiva solo la posizione di Vittorio Cecchi Gori.

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Per l’accusa, tutti gli indagati avevano continuato a gestire la Safin fino al 2007.

Vittorio Cecchi Gori si trova ora nel carcere di Rebibbia, dopo essere stato prelevato dall’ospedale Policlinico Gemelli di Roma. Le sue precarie condizioni di salute potrebbero salvarlo da una lunga detenzione. Una battaglia legale che è ancora tutta da giocare.