“Volevo farla finita” il figlio della super coppia Vip svela solo ora il suo dramma: ora deve vivere in un luogo sicuro
Achille Costacurta, figlio di Billy e Martina Colombari, racconta la sua rinascita a Mondello dopo un passato difficile segnato da tentativi di suicidio e dipendenza da droghe.
La storia di Achille Costacurta, giovane di vent’anni proveniente da una famiglia nota, si è trasformata in un racconto di rinascita e cambiamento. Dopo aver affrontato difficoltà personali significative, tra cui un tentato suicidio e l’uso di droghe, Achille ha intrapreso un percorso di recupero che lo ha portato a Mondello, in Sicilia. Qui, lontano dalle pressioni della vita metropolitana di Milano, ha trovato un nuovo inizio e un ambiente che lo ha accolto senza giudizi. La sua esperienza, condivisa in una recente intervista, offre uno spaccato della sua vita, evidenziando le sfide e le vittorie che lo hanno caratterizzato.

Achille Costacurta a Mondello dopo il tentato suicidio
Nel mese di febbraio, Achille Costacurta ha deciso di trasferirsi a Mondello per lavorare presso il bar Galatea. Questo cambiamento è stato per lui una vera e propria rivelazione. Ha descritto l’arrivo a Mondello come un colpo di fulmine, sottolineando l’ospitalità della gente del posto. In un’intervista, ha raccontato di aver chiesto indicazioni per un supermercato e di aver ricevuto l’offerta di utilizzare un furgone per fare la spesa. Questa apertura e disponibilità, ha affermato, sono esperienze che non aveva mai vissuto a Milano, nemmeno con amici di lunga data.
Achille ha trovato a Mondello un ambiente in cui non si sente giudicato, ma piuttosto supportato. Ha descritto il luogo come incantevole e fuori dal tempo, dove può trascorrere il tempo passeggiando a Monte Pellegrino e visitando un eremita. La bellezza di Mondello, con le sue acque cristalline, gli ha offerto un sollievo dai suoi problemi precedenti. Il giovane ha rivelato di aver tentato di togliersi la vita assumendo metadone, un gesto estremo che lo ha segnato profondamente. Oggi, fortunatamente, si sente rinato, ha abbandonato le droghe e ha riavviato il suo rapporto con i genitori, evidenziando un legame più forte e comunicativo.
Achille ha attribuito ai suoi genitori un importante insegnamento: il rispetto per le donne. Ha specificato che non ha mai alzato la voce con una donna, un valore che gli è stato trasmesso dal padre. Sebbene la sua vita fosse segnata da regole rigide in famiglia, il giovane ha raccontato di come il suo status di ‘figlio di’ lo abbia esposto a situazioni difficili, come favoritismi e pressioni sociali.
Ora, con un nuovo obiettivo in mente, Achille sogna di aprire un centro per ragazzi con sindrome di Down, un modo per dare indietro quello che ha ricevuto e sentirsi realizzato. Questo desiderio di aiutare gli altri rappresenta una svolta significativa rispetto al suo passato, caratterizzato da comportamenti autolesionisti e ribellione. La sua storia, sebbene segnata da eventi difficili, si sta trasformando in un racconto di speranza e cambiamento.
Achille Costacurta e l’uso delle droghe
Achille Costacurta ha frequentemente condiviso le sue esperienze con le droghe, che hanno avuto inizio nel giorno del suo diciottesimo compleanno. In quell’occasione, ha provato la mescalina, un allucinogeno messicano, e ha descritto quel periodo come una fase in cui si sentiva onnipotente. Credeva di poter cambiare il mondo, ma in realtà si stava autodistruggendo. Ha raccontato di come, mentre si trovava sotto l’effetto delle droghe, iniziò a regalare collane d’oro ai barboni e ad aiutare chi era in difficoltà. Tuttavia, ha riconosciuto che queste azioni erano solo una maschera per il suo stato di vulnerabilità.
Oggi Achille si considera ‘pulito’ e attribuisce il suo recupero alla magia di Mondello. Riflessioni sul suo passato lo portano a esprimere gratitudine per aver affrontato la dipendenza a un’età giovane, evitando di cadere in questo abisso più tardi nella vita. Riconosce che, se fosse rimasto intrappolato in quel mondo fino ai quarant’anni, avrebbe avuto conseguenze ben più gravi per se stesso e per le persone a lui care. La sua rinascita è simbolo di come un ambiente positivo e di supporto possa cambiare radicalmente una vita. Achille Costacurta rappresenta un esempio di resilienza e di speranza, dimostrando che è possibile risalire anche dopo i momenti più bui.