X Factor 7: stasera puntata bootcamp, ecco i nostri 5 favoriti!
Qualcuno è passato a pieni volti, qualcuno con riserva e qualcun altro invece è stato del tutto incompreso...
Siete pronte per la puntata del bootcamp di X Factor 7, stasera su Sky Uno alle 21.10, con ospite d’onore il temibile Simon Cowell, patròn dell’edizione Uk e Usa? Se avete perso le audizioni pre-bootcamp ecco in sintesi il meglio di quello che è passato davanti al bancone di X Factor.
Gente che nel bene o nel male un fattore ce l’ha (devo solo capire quale).
Violetta Zironi
Già dall’entrata stupisce per grazia, leggiadria, ukulele e stampella. Violetta Zironi porta sul palco una ventata di soavità e la stampella (dice per un’operazione all’anca) ha forse il sapore di una trovata scenica ma se anche fosse non ne avrebbe certo bisogno. Quando canta lo spiritual Shortenin’ bread suonando l’ukulele tutto il pubblico, i giudici e la stampella stessa sono rapiti in un momento di assoluta magia. Si rumoreggia già che possa essere una potenziale vincitrice, presto per dirlo forse ma successe anche alla prima apparizione di Chiara Galiazzo e il suo cappottino b/n. Ad ogni modo, Violetta Zironi l’X Factor ce l’ha.
Gabriele Morini
Gabriele Morini è di Roma e racconta di aver viaggiato tanto, di aver vissuto la vita appieno e qui già temevo il racconto di “un bel giorno mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana…”. Quando sale sul palco non gli do una lira, si fa accordare la chitarra da Elio e mi sembra tracotante, poi si definisce cantautore tragicomico e comincia a cantare la sua Inetto, chitarra e voce, aprendo la porta su un piccolo universo che riecheggia Bobo Rondelli, Mannarino, Beppe Voltarelli. Simona Ventura da principio sbuffa, pensando già che non è lui la popstar che sta cercando ma alla fine Inetto conquista anche lei, promosso a pieni voti. Fattore C: cantautore.
Lorenzo “Lonely Boy”
Di Lorenzo e dello stilista della sua camicia purtroppo non conosciamo, nè forse conosceremo mai, il cognome. Ed è un peccato, perché questo è un caso di assoluta incomprensione del talento. Plauso per la scelta di un pezzo come Lonely Boy dei Black Keys e la presa di posizione artistica di cantarlo fuori tono, senza voce, con il ritornello in falsetto.
Pura avanguardia free jazz, una provocazione stilistica che i giudici non hanno saputo cogliere, così come l’omaggio nello styling al Gene Wilder di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato. Fattore AI: Artista Incompreso.
Monica Sannino
Monica è nata in Romania ed è stata adottata da piccola. Racconta di una continua ricerca di sé e di accettazione, percorso in cui la musica è stata con lei da sempre. Adesso Monica sembra essersi accettata del tutto, ad eccezione del tacco 12 con cui non ha ancora un ottimo rapporto, quando sale sul palco sembra camminare sulle sabbie mobili ma alle prime note di Sex Machine potrebbe pure ballare il Schuhplattler che non te ne accorgi.
Un timbro soul e tantissima grinta da spettinare Morgan e tutta la giuria. La Rita Ora italiana? Fattore R: Riscossa.
Claudio “Baglioni” Santillo
Nonostante Morgan avesse scorto del talento in lui da premiarlo con un “sì” Claudio non è arrivato ai bootcamp. Destino crudele vuole che la strada per il successo Claudio ce l’avesse a portata di mano, nel backstage e tuttavia l’ha ignorata. Negli scambi spontanei di battute tra lui e mammà, fan imperterrita di Claudio Baglioni tanto da darne il nome al figlio stava la scintilla del teatro-canzone. Nei dialoghi degni di un Verdone e Sora Lella d’annata, edulcorato contrappasso di Howard di The Big Bang Theory e la signora Wolowitz stava la vera genialità. Claudio, ti sei presentato come un ragazzo di sedici anni che canta Tutti i miei sbagli dei Subsonica e hai sbagliato. Fattore M: Mamma.