A Torino ci sarà il festival della tecnologia per ritrovare l’umanità
Al Politecnico, dal 7 al 10 novembre, una manifestazione come omaggio all’umanità
Juan Carlos De Martin, professore ordinario di “Sistemi di elaborazione delle informazioni” del Poli e ideatore e curatore del festival della Tecnologia organizzato per quattro giorni dal 7 al 10 novembre, ha raccontato di come questa iniziativa sia più un omaggio all’umanità che alla tecnologia vera e propria.
Torino è la città che più punta all’innovazione, tuttavia parlare di tecnologia e di innovazione non è la stessa cosa. Tecnologia non è solo innovazione, ma è il tentativo necessario di mettere insieme anche ciò che già c’era magari 2mila anni fa con quello che ci sarà 50 anni.
La tecnologia è umanità perché fatta dall’uomo. Per questo il festival di Torino vuole essere una importante riflessione sulla prospettiva e sul ruolo umano all’interno della tecnologia.
Solo comprendendo l’importanza che ha la tecnologia sulla vita degli uomini e sulla natura si possono aprire diversi spunti di riflessione sulla direzione verso la quale ci stiamo muovendo, senza ignorare tutte le istanze ambientaliste.
Il festival della tecnologia vuole essere anche un punto di partenza per avviare un dialogo di riconciliazione tra tecnologia, umanità e natura. La tecnologia in questi termini infatti, se utilizzata correttamente, può essere utilizzata come strumento per ridurre l’impatto sulla natura e restare in armonia con essa.
Tra gli invitati al festival, uno più di tutti rappresenta il dialogo tra passato e futuro, tra tradizione e tecnologia: lui è Michelangelo Pistoletto, artista poliedrico che da sempre cerca di portare avanti una riflessione artistica e filosofica che dia armonia al rapporto dell’uomo con la tecnologia e con la natura.
L’appuntamento è quindi al Politecnico, dal 7 al 10 novembre per discutere del futuro dell’uomo e del mondo intero.