Donne protagoniste nel mondo della fotografia: chi sono?

Ecco chi sono i grandi talenti femminili del mondo della fotografia

Lavoro nel mondo del web/tecnologia da 12 anni circa, un ambito che inizialmente mi ha abituato ad un alto tasso di presenza maschile, ma poi con gli anni ho scoperto che le donne ci sono e sono davvero brave.

Ho la passione per la fotografia fin da piccola e anche questo mondo mi ha abituato alla presenza di grandi talenti e professionisti maschili. Però anche in questo settore ci sono nascoste tante donne davvero brave che meritano di veder riconosciuta la loro professionalità.

Con questo post non esaurirò la lista di donne da farvi conoscere, spero nel tempo di proporvi nuovi nomi e nuove storie da scoprire.

Non si può non iniziare a parlare di donna e fotografia senza citare Margaret Bourke White, fotografa tra gli anni 20 e 50. Credo che le prime righe di Wikipedia descrivano benissimo la carriera e il valore di questa professionista dello scatto: Fu il primo fotografo straniero ad avere il permesso di scattare foto in URSS, la prima corrispondente di guerra donna e la prima donna fotografa per il settimanale Life.

Margaret Bourke - White
Margaret Bourke – White

Sempre negli stessi anni, citiamo Dorothea Lange fotografa documentaria tra gli anni 30 e 50. I suoi lavori sono incentrati principalmente sul documentare la miseria dei quartieri disagiati, sulla condizione degli immigrati, dei braccianti e degli operai; aderendo al movimento della straight photography. Uno degli scatti più famosi di Dorothea Lange è Migrant mother (foto sotto). Non solo si è occupata di fotografia attraverso l’obiettivo, ma ha collaborò alla nascita dell’agenzia Magnum e fu anche tra i fondatori (insieme a Ansel Adams, Barbara Morgan e Minor White) della rivista Aperture.

Migrant mother - Dorothea Lange
Migrant mother – Dorothea Lange

Voglio concludere questo post con una fotografa che, diversamente dalle precedenti, è considerata un’artista per lo stile, il tema e i soggetti delle immagini scattate.
Nan Goldin inizia a fotografare all’età di diciotto anni usando le immagini come un racconto, un diario pubblico, dove compaiono i membri della propria famiglia, gli amici e le persone vicine. Le sue immagini sembrano rubate, andando a ricercare i momenti più intimi delle persone come la solitudine, la tristezza, la malinconia, fino a spingersi a riprendere situazioni come il sesso.

Nan and Brian in bed  - Nan Goldin
Nan and Brian in bed – Nan Goldin

Spero con questi prime tre donne di avervi dato tre modi diversi per conoscere la fotografia e se avete già la passione, spero di avervi dato nuovi spunti di studio e ispirazione.