Facebook e savoir-faire: 5 consigli di bonton sui social

Perché le buone maniere servono anche sui social network!

Mi ricordo ancora quando mia nonna mi portava fuori casa a giocare con gli altri bimbi al parco, raccomandandomi sempre di comportarmi da “signorina”: con queste parole mia nonna si riferiva ad un comportamento corretto e rispettoso delle buone maniere.
I tempi sono cambiati e, pensando a tutta l’imbecillità dilagante del web, qualche regola di buona educazione non guasterebbe, specialmente su Facebook visto che ad oggi è il social che noi italiani preferiamo. Ecco quindi qualche consiglio su come portare un po’ di savor-faire su Facebook

Profilo e apparenze

Non fraintendetemi, l’apparenza non è tutto… però non possiamo sapere chi verrà a controllare il nostro profilo, magari sarà il capo dell’azienda con cui avete fatto un colloquio pochi giorni fa o magari quel ragazzo carino conosciuto l’altro giorno.
Se volete un profilo impeccabile usate come foto profilo una vostra foto che vi ritrae singolarmente, e come immagine di copertina un paesaggio o il vostro amico a quattro zampe. Se volete evitare di dare cattive impressioni non fate l’opposto! Sono concesse per l’immagine profilo un soggetto “artistico” (il personaggio di un film ad esempio) anche se conviene non abusarne (altrimenti dovete spiegarmi che senso ha stare su un social network senza far vedere la vostra faccia…) ed un no tassativo alle foto di gruppo con le amiche, ormai non lo fanno più neanche le sedicenni.

Le bacheche monomaniache

È lecito avere particolari interessi e condividerli con il mondo, ma non tutti i giorni per tutto il giorno, costantemente. Se vi piacciono i cani, gatti, cavalli, cuccioli in generale, auto, calcio e simili, datevi un contegno. Evitate poi di postare solo status a tema con tanto di foto e trattenetevi dal fare polemica sotto i post altrui perché andare a rosicare a casa degli altri non è chic. Particolare attenzione rivolta a chi appartiene a fazioni ritenute ostili sul web, sì vegetariani, animalisti e neo-genitori, sto parlando con voi…

I pupi sono belli, ma tutto ha un limite (christina rutz on Flickr)
I pupi sono belli, ma tutto ha un limite (christina rutz on Flickr)

Usare correttamente il “condivi” e “mi piace”

È sottile la linea di utilizzo del condividi e mi piace, proviamo a fare chiarezza. Il galateo di Facebook vuole l’utilizzo del condividi qualora siate interessati ad un particolare post: non dovete per forza essere d’accordo, potreste voler condividere un post proprio perché siete in disaccordo, l’importante è sempre mettere un “mi piace” prima di postarlo sulla vostra bacheca, come dire “l’ho visto sulla tua bacheca, grazie”.
Il “mi piace” invece assume mille significati in base a dove lo mettete: può manifestare semplicemente assenso oppure rappresentare un presa visione di contenuti pubblicati sulle vostre bacheche. Se usate il mi piace come strumento di flirting/stalking tornate a scuola di bon-ton.

Lavoro invadente

Usare Facebook per aiutare la vostra professione è certamente un ottimo modo per dare visibilità al vostro lavoro e per dimostrare di stare al passo con i tempi. State attenti però a non essere troppo invadenti: lo spam è ovviamente lecito, basta che non sia selvaggio e sregolato. Anche contattare privatamente qualcuno è perfettamente accettabile ma state attenti a dosare le informazioni: se avete in canna uno “spiegone” da sparare forse è meglio optare per un fugace messaggio Facebook seguito da una mail più corposa, e ricordate sempre che buona educazione e marketing devono andare a braccetto!

Lavoro si, ma con moderazione (Sean MacEntee on Flickr)
Lavoro si, ma con moderazione (Sean MacEntee on Flickr)

Lista di cose cheap da evitare

Come ultimo consiglio vi invito a riflettere sempre prima di postare qualcosa, non solo su Facebook ma su Internet in generale, e questo perché il web ha una memoria infinita e una volta che pubblicate qualcosa, anche se la cancellerete immediatamente, questa rimarrà online per sempre.
Inoltre esistono certi tipi di post che sono oggettivamente cheap. No alle foto da ubriachi o di lesioni sanguinanti, evitate come la peste le catene, i post di bambini e cuccioli malati che guariscono magicamente arrivati ai 100.000 likes (come no…) e agli auguri di Natale/Pasqua/Festa delle donne fatti con foto dove taggate tutti i vostri amici.
Ripeto: pensate prima di condividere.

Ecco, questo è cheap (Bill Mulder on Flickr)
Ecco, questo è cheap (Bill Mulder on Flickr)

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