Non solo Facebook: i social network alternativi
Non solo Facebook, Instagram e Twitter, di social network alternativi è piena la rete: scoprite nell'articolo i più interessanti!
Frasi che sento dire più volte al giorno: “Facebook è insopportabile: non ha riguardi per la mia privacy e non capisco perché devo raccontare i fatti miei a persone che non conosco”. O ancora: “Twitter? Una volta era bellissimo, ma ora ci sono i bimbominkia!”. Oppure: “Instagram: un’accozzaglia di gambe, gatti e cupcakes”. Insomma, i social network del momento sono sovraesposti e, in quanto tali, molto criticati. La soluzione? Il “suicidio digitale”! Se però non volete arrivare a un gesto tanto estremo, direi che potete rivolgere la vostra attenzione altrove, ovvero ai social network alternativi a quelli classici, che pure hanno grande successo e piacciono. Proprio la scorsa settimana vi parlavo di Potluck , il social dei timidi: oggi vi porto a spasso tra gli spazi social più cliccati del mondo (non esiste solo Facebook!) e tra le ultime novità dell’anno. Mi seguite?
Pheed, il social network che monetizza
Perché, vi starete chiedendo, devo pubblicare foto, contenuti e video completamente gratis sui miei profili social? A questa esigenza risponde Pheed, nato a fine 2012, che ha sbancato soprattutto oltreoceano, tra le star di Hollywood. In pratica, tutti i contenuti postati… sono a pagamento! Da un minimo di 2 dollari a un massimo di 35, tutti i contenuti sono acquistabili e fruibili ( e poi, ovviamente “apprezzabili”). Inutile dire che la moda è stata lanciata dalle star della musica, che hanno trascinato con sé tutta l’orda dei loro fan, pronti a spendere soldi pur di assecondarli. Furbi, vero? Ovviamente esiste un’app (sia per iOs che per Android) con la quale è ancora più semplice socializzare. È già un cult tra i ragazzini italiani (vedi sopra alla voce: star del momento)!
Il social che geolocalizza i tuoi interessi: l’italiano Circleme
E’ entrato recentemente nelle venti migliori app mobile al mondo, questo Circleme. Nato in Italia da un’idea di Erik Lumer e Giuseppe D’Antonio (ex manager di Google Italia), questo social network, nelle intenzioni (e dalle parole dello stesso D’Antonio, è fondato sugli “interessi personali. L’utente crea un profilo e sviluppa delle connessioni attraverso i propri interessi“. La cosa interessante? Che ogni passione e interesse può essere gelocalizzato in un luogo fisico: insomma, un Foursquare con un’anima, possiamo definirlo così? Circleme ha sia un sito web che un’app (quella premiata). In più, è tutto italiano. Che ne dite di provarlo?
Social – curiosità: Facebook è dovunque?
Ammettetelo (lo farò anche io): una vita senza Facebook non vi sembra più possibile, così come una vita senza smartphone sempre al seguito, o Google Maps a disposizione. Insomma, prima del social di Zuckerberg, c’era vita? Io non me la ricordo più. Ma a parte queste tristi considerazioni, siete sicure che Facebook sia così presente in tutto il mondo? Guardate la mappa tratteggiata da Vincos, che la dice lunga sul fatto che Facebook non sia l’unica realtà social mondiale:
In Cina Facebook è ancora un’incognita (ma pare che l’oscuramento sarà eliminato ad agosto), ma di certo non c’è morìa di social network: c’è RenRen, che ricorda anche nella grafica il progetto di Zuckerberg, ma è ancora più sociale; o ancora Weibo, che è un mix tra Tumbrl e Twitter. Insomma, che ci sia vita oltre a Facebook, questo è chiaro. Ma vogliamo davvero ammettere che ne faremmo a meno? Ai posteri l’ardua (e ovvia) sentenza.