Oggi mi hanno chattato su Msn (ma si usa ancora?)

Perchè non mi fate dattilografare su di un antico portale web di comunità, invece che su questo bigodino.it, che vi siete messi in testa?

Perchè non mi chiedete di parlare di Design, di Arte, di Pittura, di Architettura?
Perchè siete ancora così retrogradi?
Perchè non mi fate dattilografare su di un antico portale web di comunità, invece che su questo bigodino.it? Che vi siete messi in testa?
Perchè non rimanete al pane e salame e la nutella e lo gnocco fritto?

Riprendo sempre i cinquanta/sessantenni (ciao mamma e ciao papà!), crogiolandomi nel Digital Divided del mio vivere multimediale, adeguatamente low-profile aggiornato, aggiornato circa sì Io non ho visto mai Titanic (che c’entra? vedrai c’entra… aspetta, colmiamo la divisione tecnologica tra me e gli altri, tra gli altri e voi, tra voi e noi).

Oggi mi hanno chattato su MSN, che incautamente si era attivato (che odio e tengo sempre staccato), nel primo pomeriggio, nella tipica pausa palestra degli informatici e smanettoni manager-programmatori… mi ha smessaggiato un mio amico che ho conosciuto di persona a 15 anni, figlio di un amico di mio padre, e che fisicamente non vedo più da allora (cioè da venti anni)…
Ci scriviamo una volta ogni tanto, diciamo una volta a trimestre. Mi scrive che mi vuole parlare… mah… scrivi… Che bisogno c’è di parlarmi?
Non tediarmi, con inconvenevoli, che la santa-protettrice-tastiera mi taglia-salva.

Glisso e dico che non ho un tel fisso… tempo due minuti e mi suona Skype… ciao, sì bene, tu, bene, dimmi, cosa.

No! Pure tu, no! No, non se ne può più, Farmville, No!

Farmville

Perchè dovrei crearmi una vita alternativa da contadina?
Odio le zanzare.

Perchè dovrei iscrivermi per donarti le carotine?
Io faccio già fatica a farle mangiare a mia figlia, figuriamoci se mi iscrivo per farle crescere per te!
Ah, si incontra un sacco di gente?
Ma io già non faccio in tempo ad incontrare tutti quelli che conosco o che voglio conoscere o che vorrei incontrare, adesso; figuriamoci se mi carico l’onere di rapporti agricoli sfalzati/finti/starnutiti, purea di un mondo finto-rurale virtuale-bacato-già costruito per essere modificato geneticamente!
Ah cavolo, mi cresce l’appezzamento?

E che bisogno c’ho?
Per diventare una ricca e famosa fazendera?
Ma io ho già tutto nella mia vita! Il tempo perso a tirare su la fazenda donandoti le carotine, non vale il sapore di una parmigiana di zucchine, insaporita già da un giorno, cucinata come faceva nonna Maria, solo per me…

No, non se può più, Farmville, no!

Non andai a vedere Titanic, perchè tutta quella pubblicità mi aveva nauseata e, ad oggi, ancora non l’ho visto (fieramente); io mi fisso; per me è così.
E’ una sensazione a pelle.
Titanic se lo vedessero gli altri!
L’hanno visto tutti, io no, e la mia vita non è cambiata, la musichetta l’ho sentita ed assorbita e cancellata e non mi sono intristita.

Al grido di “No, non se può più, Farmville, No!”, io resto al balcone di casa mia vera, tra le piante grasse che pungono ed il glicine che fiorisce, guardo il piccione che fa i suoi bisogni, tocco la tenda rossa di un cotone grezzo, entro in casa, mi stendo sul divano, inizio a sfogliare La vita è una cosa meravigliosa!, e vi saluto.

La vita è una sola e va vissuta fino in fondo.