WhatsApp, i cellulari su cui non funziona più da febbraio

No, non sarà mai a pagamento. Ma WhatsApp non funzionerà per sempre su tutti i dispositivi: ecco i cellulari su cui non funziona più da febbraio

Whatsapp non funzionerà più da febbraio 2020 su alcuni dispositivi mobili. No, non si tratta di una bufala, come quella che annuncia ogni tanto che il servizio di messaggistica sarà a pagamento. E solo che alcuni smartphone sono diventati obsoleti. Facciamocene una ragione.

Ecco-come-spiare-le-conversazioni-su-Whatsapp

Si parla di milioni di telefonini sui quali Whatsapp non funzionerà più. Nel 2019 erano stati i possessori di BlackBerry a dover fare i conti con questa rinuncia, perché i loro sistemi operativi erano decisamente obsoleti e l’app di messaggistica istantanea non poteva più essere supportata da tali dispositivi. E a breve all’elenco si aggiungeranno altri modelli.

Già dal mese di gennaio Whatsapp non è più disponibile su alcuni dispositivi che hanno un sistema operativo Windows Phone, che anche Microsoft ha abbandonato. Dal primo febbraio 2020 sono altri i telefonini che non saranno più compatibili con questa applicazione: si parla di smartphone che girano attraverso il sistema operativo Android 2.3.7 del 2020 e il sistema operativo degli iPhone iOS 8 (lanciato nel 2014).

Chi ha un dispositivo con uno di questi sistemi operativi, deve affrettarsi a salvare foto, video e documenti che non vuole perdere. E magari salvare anche le conversazioni e tutto quello che rischierebbe di sparire dall’oggi al domani.

Whatsapp-come-spiare-le-chat-dei-nostri-amici

La scelta si è resa inevitabilmente necessaria, perché Whatsapp non può più investire in piattaforme che sono usate da pochissime persone. Anche se spiace per quegli utenti che hanno telefonini di vecchia generazione. Whatsapp ha così spiegato la sua decisione:

“Intendiamo concentrare i nostri sforzi sulle piattaforme mobili che usano la stragrande maggioranza delle persone. Sebbene questi dispositivi mobili siano stati una parte importante della nostra storia, non offrono il tipo di funzionalità di cui abbiamo bisogno per espandere le funzionalità della nostra app in futuro”.